Comprare azioni Fiera Milano vuol dire comprare il futuro dell’azienda. Allo stato attuale, infatti, i titolo risulta essere molto sopravvalutato.
Applicando i multipli di mercato, infatti, le azioni Fiera Milano risultano essere sempre sopravvalutate qualunque sia l’indicatore utilizzato. Fa eccezione il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, in linea con le attuali quotazioni. Inoltre, sulla base delle quotazioni attuali, la società ha un livello di valutazione particolarmente elevato in termini di “enterprise value”. Infine, la società ha una situazione finanziaria non brillante con un elevato indebitamento netto e un EBITDA relativamente basso. Per capire la situazione basta dare un’occhiata all’indice di liquidità e al debito totale in relazione al capitale della società.
Sia l’indice di liquidità di breve che quello di lungo sono molto inferiori a 1, circa 0,5, a testimonianza delle difficoltà di cui si parlava in precedenza. Inoltre il rapporto tra debito totale e capitale è pari a circa il 1500%
Con queste premesse, quando finirà la fase laterale in corso sul titolo Fiera Milano? Perché nonostante tutto il titolo si mantiene su buoni livelli e, nonostante sia molto distante dai massimi storici in area 6,5 euro, si è stabilizzato intorno ad area 3,5 euro.
La forza di questa tenuta sta nelle aspettative future sul titolo. Grazie anche alla lenta, ma costante, uscita dalla crisi pandemica, infatti, le attese sono per un aumento dei ricavi e degli utili in doppia cifra.
Tuttavia questa fiducia nella futura crescita non può essere cieca, ma va comunque tenuto sotto controllo l’andamento del grafico dei prezzi.
Quando finirà la fase laterale in corso sul titolo Fiera Milano? Le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo azionario Fiera Milano (MIL:FR) ha chiuso la seduta del 14 febbraio a quota 3,29 euro in ribasso del 2,95% rispetto alla seduta precedente.
Time frame settimanale
La tendenza in corso è ribassista, ma da alcuni mesi non riesce a rompere con decisione area 3,32 euro. Ragione per cui il raggiungimento del I obiettivo di prezzo in area 2,96 euro rimane per il momento un obiettivo abbastanza lontano.
Qualora questo livello venisse rotto al ribasso in chiusura settimanale, poi, le quotazioni si dirigerebbero verso gli obiettivi successivi indicati in figura. In particolare, la massima estensione del ribasso si trova in area 1,06 euro (III obiettivo di prezzo).
Per una ripresa del rialzo, invece, bisognerà attendere una chiusura settimanale superiore a 3,5471 euro. Gli obiettivi del rialzo, però, potranno essere calcolato solo dopo che l’inversione è stata confermata.
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