Quando Facebook, Instagram e Twitter non bastano più ecco la nuovissima tendenza dei giardini digitali che sta per esplodere

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I social sono sempre in evoluzione per rispondere ad esigenze più specifiche dei loro utenti. Si tratta di una questione di sopravvivenza, e chi rimane indietro è perduto, come testimoniano gli esempi del vecchio caro Windows Messenger o di Google Plus. Così Facebook ha visto susseguirsi nel tempo piccole modifiche, dall’introduzione dei tasti “mi piace” a “condividi”, e ora il sig. Zuckerberg lavora addirittura al Metaverso. Ma cosa fare quando Facebook, Instagram e Twitter non bastano più, e il modo di comunicare dei social fa sentire ingabbiati in schemi troppo rigidi?

Quella ricerca di libertà nel mondo virtuale

Se l’immediatezza dei 280 caratteri di Twitter o di un’immagine di Instagram sono indiscutibili, d’altra parte ne sono evidenti anche i limiti. Qualcuno infatti potrebbe avvertire un senso di limitazione della creatività, o forse una forma di omologazione ed appiattimento della comunicazione. Dunque, è naturale andare alla ricerca di un mezzo che permetta di esprimere appieno la propria personalità. E se si scarta anche l’idea del classico blog perché statico e poco efficace, allora non ci rimane che sperimentare qualcosa di veramente più ingegnoso.

Quando Facebook, Instagram e Twitter non bastano più ecco la nuovissima tendenza dei giardini digitali che sta per esplodere

L’idea di base è quella di creare uno spazio in cui seminare idee, pensieri, appunti. Un angolo virtuale in cui si lascia traccia di sé, una raccolta di informazioni che non è un semplice diario. Così ci si ritrova a coltivare interessi e passioni che crescono nel tempo insieme al proprio autore, con la possibilità di gestire a 360 gradi il proprio spazio d’azione. In questo modo, la completa personalizzazione dell’ambiente dà spazio alla creatività senza precludere il valore dei contenuti. E così si può seminare qualsiasi argomento. Infatti, sono già tantissimi i temi approfonditi, le passioni che accendono l’animo e che hanno frantumato i classici schemi dei social.

La pagina perciò diventa un collage più o meno ordinato di immagini, poesie, appunti modificabili nel tempo e che avvicinano tra loro persone con interessi comuni. C’è chi discute di film, canzoni, libri e chi ha realizzato veri e propri scaffali digitali sugli argomenti, superando la classica sequenza temporale dei soliti strumenti.

Per tutto questo il giardino digitale non è altro che una coltura della cultura, una nuova tendenza esplosa in America e che sta per travolgere anche l’Italia.

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