Può capitare che un lavoratore si accorga di avere periodi di lavoro nel settore privato per i quali c’è stata omissione contributiva. Ma se se ne accorge troppo tardi e i contributi sono caduti in prescrizione, i versamenti non possono più essere regolarizzati. Questo, però, non significa che sono del tutto perduti in quanto è ancora possibile valorizzarli ai fini della pensione. Ma per farlo è necessaria la costituzione di una rendita vitalizia che comporta un onere da sostenere a titolo di riscatto. Ma quando è possibile la costituzione della rendita vitalizia dopo la prescrizione dei contributi?
Valorizzare i contributi prescritti è sempre possibile
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La circolare INPS numero 25 del 2020 fornisce le istruzioni per valorizza i contributi prescritti e come applicarvi la rendita vitalizia. La premessa, in questo caso, è che sono riscattabili solo i contributi omessi per periodi di lavoro. E che non siano più versabili perché prescritti. La rendita vitalizia può essere richiesta, in ogni caso, da:
- il datore di lavoro che intende mettersi in regola per l’omesso versamento;
- il lavoratore sia nel caso sia ancora in attività, sia che sia già in pensione;
- i familiari superstiti dell’interessato.
Nel caso che a richiederla sia il lavoratore o i suoi familiari superstiti il rapporto di lavoro per il quale c’è stata omissione va provato. Per risalire agli importi da versare basterà produrre eventuali buste paghe del periodo o libretti del lavoro, libri paga o altra documentazione.
Anche se inizialmente questa tipologia di riscatto era prevista solo per rapporti di lavoro subordinati, ora è possibile anche per coadiuvanti, collaboratori. Ma anche per iscritti alla Gestione Separata senza obbligo di versamenti.
Quando è possibile la costituzione della rendita vitalizia?
La domanda deve essere presentata dal datore di lavoro, dal lavoratore o dai superstiti. Se a richiederla è il datore di lavoro, la richiesta va presentata all’INPS o in alternativa avvalendosi di un patronato. Se, invece, la richiedono il lavoratore o i suoi familiari superstiti la procedura è telematica è può essere sia effettuata in autonomia che tramite patronato o intermediario.
Ma quanto costa la costituzione di una rendita vitalizia?
Il costo dell’onere è determinato da diversi fattori come:
- il sistema di calcolo applicato per la liquidazione della pensione;
- la collocazione temporale del periodo;
- il computo delle anzianità di servizio.
Nell’accettazione della domanda, in ogni caso, l’INPS oltre all’importo da versare indicherà anche le modalità per effettuare i relativi versamenti che potranno anche essere rateizzati.
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