Quando e perchè evitare la stagnola come incarto degli alimenti

alluminio

 Alzi la mano chi, in momenti di fretta culinaria, non usa indistintamente i rotoli di pellicola e stagnola per avvolgere gli alimenti? Ebbene meglio, sin da ora, mettere i puntini sulle I. A dare uno stop definitivo all’uso improprio della carta stagnola è intervenuto pure il Ministero della Salute, con una nota diramata giusto una manciata di mesi fa. Vediamo allora quando e perché evitare la stagnola come incarto degli alimenti.

Il rischio per la salute da evitare

L’alluminio della carta stagnola, se messo a contatto con determinati cibi e in presenza di alcuni condizioni può “migrare” dall’involucro al contenuto. Una volta che ciò si è verificato, il passaggio immediatamente successivo sarà dagli alimenti all’organismo umano. Ciò renderà l’assunzione di tale cibo potenzialmente pericoloso, specie per alcune catergorie di persone. Un’ allerta che può essere però superata, facendo un uso corretto dei fogli di carta stagnola  e dei contenitori di alluminio.

Accortezze intelligenti e salutari in cucina

La contaminazione del cibo per fenomeni di “migrazione” dagli involucri rappresenta quindi una delle fonti di esposizione alimentare. Al contempo, è pur vero che esistono semplici accorgimenti utili a contrastare ed evitare questo fenomeno. A tal fine, limitare al minimo possibile il tempo di conservazione di certi tipi di alimenti nella stagnola è sicuramente un’accortezza consigliabile.

Con questo, non si vuol dire che non è più possibile avvolgere un panino  nell’alluminio. Piuttosto è consigliabile farlo per un tempo non troppo prolungato. E inoltre l’allerta è per l’eventuale farcitura; massima attenzione va posta ai cibi acidi, come limone e pomodoro, che si trovino a diretto contatto con la carta stagnola.

Quando e perchè evitare la stagnola come incarto degli alimenti

Altra precauzione d’obbligo è fare una lettura attenta delle etichette, ad esempio, delle vaschette di alluminio. Se dunque compare la dicitura “destinato al contatto con alimenti a temperature refrigerate”, via libera all’uso dei contenitori nel celletta frigorifera. Altro se la dicitura recita “destinato al contatto con alimenti a temperature non refrigerate per tempi non superiori alle 24 ore”.

Categorie di persone più a rischio

Nelle persone sane il rischio tossicologico, insito nell’alluminio, può comunque dirsi piuttosto limitato. Questo accade per via dello scarso assorbimento e, della tutto sommato, rapida escrezione dell’alluminio introdotto per via orale. Tra i soggetti più vulnerabili alla tossicità orale dell’alluminio: anziani, bambini di età inferiore ai tre anni, individui affetti da patologie renali e donne in gravidanza. Quindi meglio non fare di testa propria, ma attenersi alle istruzioni per l’uso.

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