Quando e chi può andare in pensione con 28 anni di contributi INPS?

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Insieme agli Esperti di Redazione valuteremo quando e chi può andare in pensione con 28 anni di contributi INPS nel 2021. Per inviare la richiesta di pensionamento all’Ente previdenziale bisogna poter vantare il possesso di requisiti sia anagrafici che contributivi. A preoccupare maggiormente i lavoratori è l’anzianità di servizio che in molti casi risulta breve per diversi motivi. Alcuni lavoratori hanno rimandato l’ingresso nel mondo del lavoro perché, come spesso accade per le donne, hanno dato la precedenza alla cura dei figli. In altri casi, proprio la difficoltà di trovare un impiego in tempi brevi ha determinato un vuoto contributivo piò o meno rilevante. Ancora più sfortunati i contribuenti che solo avanti negli anni hanno avuto modo di sottoscrivere un contratto lavorativo regolare.  Ciò dopo anni e anni di lavoro nero che ha causato profonde lacune a livello di copertura assicurativa.

Il Governo sta valutando misure previdenziali per andare in soccorso dei lavoratori la cui carriera presenta buchi contributivi e periodi di stallo. In un precedente articolo abbiamo fornito aggiornamenti sulle “Pensioni INPS da 780 euro in su ai lavoratori con pochi anni di contributi”. Adesso invece ci occuperemo dei lavoratori che non hanno una lunga storia contributiva e tuttavia desiderano abbandonare la professione. Valutiamo pertanto col team di Redazione quando e chi può andare in pensione con 28 anni di contributi INPS.

Quando e chi può andare in pensione con 28 anni di contributi INPS?

Secondo quanto si legge nella circolare n. 62/2021 dell’INPS, fino al 31 dicembre 2021 si potrà inviare domanda per la misura previdenziale Ape sociale. In particolare la proroga consente ancora l’accesso alla pensione all’età di 63 anni ai lavoratori in possesso di 30 o 36 anni di contribuzione. Richiede un’anzianità di servizio ancora minore invece l’Ape rosa, ossia una misura cui accedono unicamente le lavoratrici. E inoltre soltanto le donne che hanno figli dal momento che ad esse l’INPS riconosce il diritto ad una facilitazione contributiva.

Le lavoratrici maturano difatti il beneficio di 12 mesi di contributi gratis per ogni figlio fino ad un massimo di due. Il che naturalmente comporta un ulteriore vantaggio per quel che concerne il requisito contributivo necessario per assicurarsi il rateo previdenziale. Pertanto, grazie all’Ape rosa la lavoratrice con 2 figli può fruire della misura sperimentale all’età di 63 anni e con 28 anni di contributi.

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