Quando conviene scegliere l’opzione contributiva per la pensione?

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Da quando il sistema contributivo è stato introdotto nel 1996, è un continuo dire che il calcolo retributivo è più conveniente. Sicuramente valorizza le carriere lunghe, applicando sul pensionamento solo gli stipendi degli ultimi anni. Nella maggior parte dei casi questo significa avere un assegno pensionistico più elevato. Ma è bene sapere che non sempre è così. Quando conviene scegliere l’opzione al contributivo anziché ricadere nel sistema misto? Scopriamolo.

Quando conviene il sistema retributivo?

Immaginiamo una carriera lineare di un dipendente che entra con uno stipendio base nel mondo del lavoro da giovane. Il lavoratore presta tutto il suo servizio, fino alla pensione, per la stessa azienda accumulando rivalutazioni dello stipendio e scatti di anzianità periodici. Sicuramente il suo ultimo stipendio prima della pensione sarà sensibilmente più alto rispetto a quello dei primi anni.

In questo caso, assolutamente, il sistema retributivo premia. Non calcola, infatti, la pensione sui contributi versati ma sugli anni di servizio a cui è applicata una percentuale dell’ultimo stipendio. Ovviamente questa è una maniera molto semplicistica per descrivere un calcolo molto complicato. Ma rende benissimo l’idea.

Non sempre la carriera è lineare

Ma non sempre un lavoratore inizia e finisce la sua carriera lavorativa per la stessa azienda. L’impresa può chiudere, fallire o cambiare gestione e il dipendente può essere licenziato. O può decidere di dimettersi per cambiare carriera. In entrambi i casi, non si assiste ad una carriera lineare ma intervengono cambi di retribuzione, si perdono gli scatti di anzianità acquisiti. Potrebbero esserci anche periodi di cassa integrazione o indennità di disoccupazione.

E se questi periodi coincidono con il periodo antecedente alla pensione il calcolo retributivo non è più molto conveniente. Lo è solo e soltanto quando le retribuzioni di fine carriera sono ben più alte di quelle dei primi anni di lavoro.

Quando conviene scegliere l’opzione Dini per il calcolo della pensione?

Appare chiaro che in situazioni come quelle descritte sopra, il calcolo retributivo non conviene. Ma se si ricade nel sistema misto è obbligatoria la sua applicazione. A meno che il lavoratore non eserciti l’opzione al contributivo prevista dalla Legge Dini del 1995.

Questa opzione consente di calcolare l’intera pensione con il sistema contributivo, anche se si hanno contributi versati prima del 1996. Ma quali sono i requisiti per esercitarla? Occorre che il lavoratore abbia:

  • almeno 5 anni di contributi versati dopo il 1996;
  • contribuzione prima del 1996 ma in misura minore ai 18 anni;
  • almeno 15 anni totali di contributi versati.

Laddove, quindi, il sistema retributivo diventi sconveniente il consiglio è quello di esercitare l’opzione al contributivo. Calcolando la pensione con il solo sistema contributivo si avrà, in questi casi, diritto ad una pensione più alta.

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