Alto rendimento del dividendo, parliamo di circa l’8%, forte sottovalutazione sulla base dei multipli di mercato, ottime raccomandazioni degli analisti, buone prospettive di crescita. Sono queste le caratteristiche di Azimut che lo rendono uno dei migliori titoli di Piazza Affari insieme a Stellantis (al primo posto) e Buzzi Unicem (al terzo).
Andiamo, quindi, prima ad analizzare i punti di forza e poi a vedere quando comprare uno dei tre migliori titoli di Piazza Affari.
Perché questo titolo azionario è uno dei migliori del listino milanese
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Qualunque sia l’indicatore utilizzato, il titolo Azimut risulta essere fortemente sottovalutato. Ad esempio, Azimut è una delle società più interessanti sul mercato in termini di valutazione basata sui multipli di guadagno. Il suo PE, infatti, è pari a 4x, che va confrontato con il 21,7x del settore di riferimento. Parliamo, quindi, di una sottovalutazione di circa l’80%. Anche il rapporto tra prezzo e fatturato è tra i più bassi del settore con un valore di 1,3x. Solo il Price to Book ratio è in linea con la media del settore di riferimento.
Secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, per gli analisti il consenso medio è accumulare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 40% circa con una dispersione tra le raccomandazioni degli analisti di poco superiore al 10%.
Di particolare interesse per gli investitori potrebbe essere anche il rendimento del dividendo. Allo stato attuale, infatti, il rendimento è stimato essere pari a circa l’8% ed è visto in crescita per i prossimi anni.
Quando comprare uno dei tre migliori titoli di Piazza Affari
Il titolo Azimut (MIL:AZM) ha chiuso la seduta del 14 settembre a quota 16,69 euro, in ribasso dello 0,06% rispetto alla seduta precedente.
La tendenza in corso è rialzista e sta reggendo molto bene alle spinte ribassiste che si sono manifestate sui mercati azionari nel corso delle ultime settimane. Il forte supporto in area 16,47 euro, infatti, sta reggendo molto bene e potrebbe essere un punto di inversione rialzista sul titolo. In questo caso lo stop andrebbe fatto scattare nel caso di una chiusura giornaliera inferiore a 16,47 euro.
Al rialzo gli obiettivi sono quelli indicati in figura. Al ribasso, invece, le quotazioni potrebbero spingersi fino in area 15 euro.