Quando comprare azioni sottovalutate e dal dividendo elevato?

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La scelta di inserire un titolo in portafoglio non può dipendere banalmente dalla lettura delle raccomandazioni degli analisti, dal fatto che sia sottovalutato oppure da un ottimo rendimento del dividendo. Tutte queste considerazioni sono sicuramente importanti, ma non si può prescindere da un’attenta valutazione del rischio.

Un semplice indicatore che si trova su tutte le riviste specializzate e che dà una misura del rischio di un titolo azionario è il beta. Maggiore è il suo valore maggiore sarà il rischio a esso associato. In sostanza, il valore di beta indica di quanto viene amplificato il movimento dell’indice di riferimento. Se il beta è maggiore di 1 vuol dire che il titolo è più rischioso del mercato. Se, invece, il beta è inferiore a 1 il rischio è più contenuto. Per cui più il beta è piccolo più il titolo è difensivo, cioè da preferire nei momenti di ribasso dei mercati.

Quindi, quando comprare azioni sottovalutate e dal dividendo elevato? Se il profilo di rischio non è moderato, allora preferibilmente quando anche il beta è inferiore a 1.

Un titolo che presenta queste caratteristiche è HERA. Dal punto di vista dei fondamentali il titolo risulta essere sempre sottovalutato, fatta eccezione per il rapporto prezzo su utili. Le stime sulla sottovalutazione riportate sulle riviste specializzate sono molto diverse tra loro. Una buona indicazione arriva dal fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, che esprime una sottovalutazione del 50% circa.

Questo livello è confermato dagli analisti che hanno un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione di circa il 60%.

Il dividendo, allo stato attuale, si aggira intorno al 5% e dovrebbe essere stabile anche per i prossimi anni.

Quando comprare azioni sottovalutate e dal dividendo elevato? Le indicazioni dell’analisi grafica

Il titolo HERA (MIL:HER) ha chiuso la seduta del 21 settembre a quota 2,344 euro, in ribasso dello 0,21% rispetto alla seduta precedente.

La tendenza in corso è ribassista e punta l’obiettivo più probabile in area 2,04 euro (I obiettivo di prezzo). Una prima indicazione in tal senso si potrebbe avere con una chiusura giornaliera inferiore a 2,254 euro. A seguire, poi, gli altri obiettivi indicati in figura.

I rialzisti, invece, potrebbero prendere il controllo della tendenza in corso nel caso di una chiusura giornaliera superiore a 2,386 euro. Per il calcolo dei probabili obiettivi, però, bisognerà attendere la conferma dell’inversione.

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