Quando arriveranno i prestiti alle imprese del decreto Liquidità?

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Col decreto Liquidità del 6 aprile il premier Conte aveva presentato gli aiuti finanziari al mondo delle imprese mediante la copertura di Stato ai loro prestiti.  Tutto risolto? Non proprio. In concreto non è ancora fattibile l’accesso alle erogazioni perché adesso le banche stanno gestendo le domande. La domanda di ogni imprenditore è allora quando arriveranno i prestiti alle imprese del decreto Liquidità? Ricordiamo che il sostegno è nella misura del 100% fino a €25.000 di erogato, e assistiti nella misura del 90% per le somme fino agli €800.000. Le misure sono poi state pubblicate in Gazzetta e da 3 giorni è online il modulo per ottenere le garanzie statali a sostegno di liquidità.

Adesso il carico di lavoro è alle filiali

La macchina delle erogazioni si è quindi messa al lavoro, ma bisogna anzitutto passare l’analisi delle domande. Ogni Gruppo bancario si era nel frattempo preparato con proprie task force per far fronte alla prevedibile gran mole di domande. Manager di Unicredit, Ubi e Bpm o Intesa affermano che l’iter (documentale) è stato semplificato, ma altrettanto dovrà avvenire – in termini di risposte – dalle agenzie preposte al rilascio delle garanzie.

Quanti giorni d’attesa per i prestiti sotto i €25.000?

Gli imprenditori però vorrebbero un’idea precisa di quando arriveranno i prestiti alle imprese del decreto Liquidità. A giudizio di Unimpresa sarà questione di pochi giorni almeno per le richieste sotto i€25.000, i c.d. mini-prestiti. Che poi riguarda la platea delle piccole attività (spesso) uninominali, che sono il grosso dei richiedenti aiuti. Ad esempio riguarderà il piccolo commerciante, l’artigiano, l’idraulico, il titolare di partiva Iva (leggera), la ditta individuale Per essi gli interessi saranno molti bassi, intorno all’1,2% medio stima Unimpresa. Con l’ulteriore agevolazione di cominciare a restituire il prestito non da subito, ma dal terzo dei sei anni a disposizione.

Quanti giorni d’attesa per i prestiti sotto i €25.000?

Mentre dovrebbe essere di qualche settimana (due o più?) per le richieste sopra la soglia dei 25mila. Ovvero tanto per quelli (fino a 800mila €, che vanno a impattare sulle aziende fino a 500 dipendenti) diretti alle PMI e sostenuti dal Fondo centrale di garanzia. Tanto quelli di importo ancora più elevato e assistiti dalle agevolazioni Sace. Qui – inevitabilmente – la fase in banca e quelle dell’agenzie incaricate del rilascio delle garanzie assorbiranno più tempo. In questi casi infatti è stabilita una valutazione del merito creditizio che terrà conto della situazione finanziaria pre-crisi. In corso d’opera è stata cancellata la valutazione dell’andamento degli ultimi mesi segnati dal Covid-19. Tuttavia resta un’ineludibile attività di check-up che va fatta e i tempi dell’istruttoria non sono definiti nel decreto.

I motivi del ritardo

Malgrado la “massima celerità” promessa dal Premier il 6 aprile, tanti imprenditori si chiedono quando arriveranno i prestiti alle imprese del decreto Liquidità? I ritardi sono imputabili ad almeno due ragioni.

  • il collo di bottiglia rappresentato dalle migliaia di richieste giunte alle banche anche da prima fosse online il modulo di richiesta delle garanzie. Si parla di tante migliaia di domande, che metterà a prova qualunque Gruppo bancario.
  • Il particolare meccanismo messo in piedi dal Governo per la concessione dei prestiti accompagnati dalle garanzie di Stato. Sempre secondo Unimpresa, esso “è tortuoso e farraginoso”. Che cita ancora il mancato via libera dell’Antitrust UE in merito a possibili Aiuti di Stato o di quello relativo al regolamento Sace che disciplini le graduatorie sulle garanzie.

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