Quand’è che i risparmi sono a rischio?

risparmi

Quand’è che i risparmi sono a rischio? Fughiamo ogni dubbio. I risparmi possono essere sempre a rischio. Ovviamente se non si fa niente per impedire che lo siano.. Ma come comportarsi correttamente? E’ chiaro che non bisogna passare la vita solo a risparmiare. Non si diventerebbe ricchi come lo Zio Paperone. Ed è altrettanto ovvio che i risparmi dimenticati da qualche parte siano totalmente improduttivi. Perché l’inflazione ve li mangerebbe poco a poco.

I risparmi vanno gestiti e seguiti. Bisogna sapere quanta ricchezza stiano generando e quando siano a rischio, per evitare che possano finire male. Ma bisogna subito rendersi conto di una cosa. I risparmi non sono in pericolo sempre nello stesso modo. Dipende da dove ed in quale strumento siano stati messi. E il potenziale nemico può essere ovunque. Può essere lo Stato, anche. Non solo la banca o la finanziaria a cui abbiamo affidato i nostri soldi.

Quand’è che i risparmi sono a rischio? Il conto corrente

Su un conto corrente bancario, i risparmi sono a rischio se la banca fallisce. Per fortuna, fino a 100.000 euro il correntista è protetto. Quindi la difesa migliore, se per voi l’utilizzo dei vostri risparmi è di lasciarli in banca è di dividerli in più conti, ciascuno con meno di 100.000 euro. Ma sul conto corrente i soldi non rendono niente. E sono esposti all’inflazione, come detto. Quindi la maniera migliore di tutelare i vostri risparmi, a parte dividerli in più conti, è di investirli.

Ma i conti sotto i 100.000 euro sono sempre al sicuro? Quando una banca fallisce, per alcuni giorni tutti i conti sono congelati. Tutti. Almeno finché non interviene il FITD per ripristinarli. Quindi si evince facilmente che un’altra forma di protezione sia di non avere tutti i soldi sui conti di una sola banca.

Attenzione alle truffe, soprattutto quelle telematiche

I malintenzionati sono sempre all’erta. Pronti a sfruttare l’ignoranza delle persone. E la loro buona fede. Nei nostri tempi digitali le truffe online corrono alla velocità della luce. Via email, WhatsApp o sms. Di solito il pattern è sempre lo stesso. Si comunica al malcapitato che ha vinto un premio ad una lotteria straniera. Od un altro concorso, reso comunque plausibile. Ed ovviamente vengono richiesti gli estremi del conto corrente per versarvi i soldi. Concorso che voi avete vinto senza giocarci, ovviamente… Ma anche se aveste giocato, nessuno vi chiederebbe mai i dati del vostro conto. Quindi, cancellare il messaggio subito, senza aprilo. O andare dall’autorità giudiziaria preposta. E denunciare.

In altri casi vengono chiesti i dati della carta di credito. Di solito con messaggi email dove si denuncia un’intrusione in banca e la necessità di reinserire le credenziali. Quindi login e password. E purtroppo c’è gente che ci casca. E la stessa cosa avviene con il malware telefonico. Di solito attivato da una chiamata da strani numeri esteri. Nel dubbio, non rispondete mai.

In ogni caso sappiate che, se vi rubano i soldi in questo modo, la banca ve li deve restituire per legge. Perché è la banca che ha la responsabilità dei vostri dati. E sarà lei a dover dimostrare che siete stati voi ad essere negligenti nel gestirli.

Il rischio della patrimoniale

Solo il nome fa già tremare le vene dei polsi. Non è solo la banca che può mettere a rischio i vostri risparmi, ma anche lo Stato. La patrimoniale riguarda i bene dei cittadini in ogni forma. E viene sempre applicata in maniera complessiva ed omogenea, purtroppo. Perché la patrimoniale preleva soldi da obbligazioni, azioni, partecipazioni in società private e fondi comuni. Ma anche depositi, brevetti, titoli all’estero, certificati ed immobili. E ne esistono già parecchie, ovviamente. Come le accise sulla benzina. O l’IMU, che è una patrimoniale sugli immobili. O la tassa di successione. Oppure l’imposta di bollo sui risparmi.

Solo la previdenza complementare, per sua natura, è immune ad un prelievo patrimoniale. E quindi? Bravi. Investire una parte dei vostri risparmi in previdenza complementare è una duplice buona cosa. Preserverete i vostri risparmi ed integrerete la vostra pensione.

Consigliati per te