Quali vini da meditazione tenere in cantina per assaporare il vero piacere della degustazione

Quali vini da meditazione tenere

Durante le festività ci sono più occasioni per stappare una bottiglia di vino da degustare in buona compagnia. Avere una cantina ben fornita consente di scegliere il bicchiere giusto da offrire agli ospiti o da riservare alle occasioni speciali.

I vini da meditazione non devono essere bevuti necessariamente a tavola. Si tratta di eccellenze enologiche che dovrebbero essere assaporate da sole per apprezzarne a pieno tutti i pregi. Hanno infatti caratteristiche complesse che stimolano i sensi in modo intenso.

Quali vini da meditazione tenere in casa o regalare a veri intenditori

Essendo molto strutturati, i vini da meditazione non sempre vengono compresi e talvolta vengono serviti in modo sbagliato.

L’enologia italiana offre moltissime varietà di vini che richiedono tempo per la degustazione corretta.

Si parte dai vini passiti, dolci e corposi. Spesso sono abbinati a dolci di vario genere, possono anche essere assaporati da soli per apprezzarne al meglio tutte le note. Il Picolit del Friuli, il Pantelleria o il passito di Primitivo di Manduria sono vini liquorosi da gustare lentamente. In alternativa ai passiti si può acquistare anche un bottiglia di Vin Santo del Chianti. Solitamente viene abbinato ai tradizionali cantuccini toscani ma è superbo anche da solo. Il Barolo Chinato invece rilascia un gusto piacevolmente dolce amaro e speziato. Può essere servito anche caldo come vin brûlé.

La giusta e corretta degustazione

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Le caratteristiche dei vini lenti da meditazione

I profumi molto intensi ed i sapori complessi rendono difficile inserire questi vini in un pasto. Solitamente si tratta di grandi vini rossi che hanno richiesto un lungo periodo di lavorazione dal momento della vendemmia fino ad arrivare in bottiglia.

Questo processo porta nel bicchiere un prodotto dal tenore alcolico elevato e all’assaggio risulta morbido e vellutato.

Ci vuole del tempo quindi per apprezzarne le sfumature di colore e di sapore. Si passa dal giallo paglierino al mogano, dal rosso rubino al granato. I profumi sono inebrianti ed è piacevole scoprire ogni particolare prima di procedere all’assaggio. I sensi vengono completamente coinvolti, per questo si tratta di degustazioni che richiedono tempo e dedizione.

Assaporiamo i profumi e i sapori del vino da meditazione

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I rossi e bianchi italiani avvolgenti che sono un’eccellenza

Possiamo apprezzare un Brunello di Montalcino, che rende al meglio tutti i suoi sentori dai 5 anni di invecchiamento in poi. Il Recioto della Valpolicella proveniente da vitigni storici e inizialmente affinato in barrique francesi per un anno. Possibile accostarlo a dolci alle mandorle o cioccolato fondente. Un bianco indimenticabile è l’Orvieto Muffato, prodotto a confine tra Umbria e Toscana. Uve Sauvignon Blanc, Grechetto, Traminer, Sémillon e Riesling portano nel bicchiere note suadenti, calde e cremose. È fruttato ma con sentori di mandorle e nocciole tostate, si può degustare con pasticcini secchi, foie gras o formaggi erborinati. Un’altra chicca, primo vino a ricevere i Tre Bicchieri Gambero Rosso del Centro Sud Italia, è la Vernaccia di Oristano. Un’esplosione di sapori che si sposano con pasticceria secca, formaggi e bottarga di muggine.

Ecco quali vini da meditazione tenere in casa per gli ospiti o per noi stessi.

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