Il Governo di centrodestra vuole togliere il reddito di cittadinanza a chi può lavorare. E nel farlo l’Esecutivo guidato dalla premier Giorgia Meloni punta ad una riforma radicale della misura dando più importanza alla formazione professionale. Ed al reinserimento nel mondo del lavoro.
Al riguardo c’è da dire che, stando a quanto finora si è appreso, dal prossimo anno il reddito di cittadinanza, nel rispetto dei requisiti previsti, potrà essere percepito per un periodo massimo di 18 mesi, trascorsi questi potrà essere rinnovato previa sospensione però del periodo di un mese. Semplicemente presentando la domanda ogni anno e mezzo, come se si trattasse di un vitalizio.
Quali valide alternative alla Caritas per le famiglie senza RdC a partire dal 2023?
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L’obiettivo del Governo italiano è infatti quello di rendere il reddito di cittadinanza non più una misura prettamente assistenziale, ma una sorta di indennità di disoccupazione. Resta da vedere però come funzionerà il meccanismo legato alla perdita di cittadinanza, visto che per molti percettori si tratta dell’unica entrata in famiglia.
In altre parole, quali valide alternative alla Caritas in caso di perdita del sussidio? Al riguardo si attendono grosse novità. Per esempio, il Governo italiano potrebbe garantire misure meno restrittive alle famiglie numerose, ed in particolare a quelle con figli piccoli.
Ma in ogni caso dal 2023 chi manterrà il reddito di cittadinanza dovrà davvero darsi da fare al fine di trovare un’occupazione. Ovverosia addio, per rendere l’idea, a 700 euro presi mensilmente per 18 mesi senza fare nulla. O comunque limitandosi magari a qualche colloquio presso i Centri per l’Impiego.
Introdotto nel 2019 su volere del Movimento 5 Stelle, quindi, il reddito di cittadinanza, dopo quasi tre anni, presto non sarà più come prima. Ed al riguardo i partiti che formano il Governo, ovverosia Fdi, Lega e Forza Italia, erano stati chiari nell’annunciare, in caso di vittoria alle elezioni, una riforma per il sussidio.
L’assegno unico tra le ancore di salvezza per chi non prende o non prenderà l’RdC dal prossimo anno
Detto questo, tra le alternative all’RdC, per chi ha figli, c’è l’assegno unico. Fermo restando che non tutti i percettori di assegno unico hanno anche i requisiti per prendere il reddito di cittadinanza. Inoltre, sull’assegno unico e universale il Governo italiano ad oggi non ha lasciato intendere di procedere con delle modifiche nel breve termine. Anzi, nel corso della campagna elettorale, la leader di Fdi e attuale premier Giorgia Meloni aveva dichiarato di voler innalzare gli importi dell’assegno unico per le famiglie italiane con figli fino a 21 anni.