Quali tipologie di pensioni sono reversibili? Come funziona l’assegnazione dell’assegno ai sopravvissuti in base al trattamento pensionistico che percepiva il defunto? In questo articolo, il comitato di esperti in materia fiscale di PdB vi illustrerà che tipo di pensioni si ritengono reversibili e quali altre vengono escluse dall’assegnazione.
Come si stabilisce se una pensione è reversibile?
Indice dei contenuti
La pensione di reversibilità, secondo quanto stabilisce l’art. 13 del R.D.L. 636/39 è un trattamento che spetta ai superstiti a carico di un ex pensionato ormai defunto. Le percentuali di reversibilità spettanti sono variabili in base alla designazione del beneficiario e del numero di familiari che l’ex pensionato aveva a proprio carico. Un aspetto importante da considerare quando si inoltra la richiesta di ottenimento della pensione ai superstiti è che non tutte le pensioni sono reversibili. Giunge allora in tutta la sua spontaneità la seguente domanda: quali tipologie di pensioni sono reversibili?
La differenza tra i trattamenti pensionistici
Secondo quanto stabilisce il nostro sistema pensionistico, possiamo distinguere sostanzialmente due forme di pensioni: quelle che derivano dal computo contributivo e le pensioni di tipo assistenziale. Nel primo caso rientrano quelle pensioni che sono la risultante dei contributi versati e degli anni di lavoro prestato. Alla seconda, invece, appartengono quei sussidi che l’Inps eroga in favore di contribuenti che versano in particolari situazioni di difficoltà socio-economiche. Parliamo di casi come: la pensione di invalidità, l’assegno sociale, l’indennità di accompagnamento. Queste pensioni non possono definirsi reversibili perché la loro finalità si lega strettamente alla condizione medico-sanitaria del beneficiario, non al sostentamento dei familiari a carico.
Quali tipologie di pensione si possono ereditare in forma di reversibilità
Una pensione risulta reversibile, quindi, quando si lega ad una forma previdenziale determinata in base a rapporti assicurativi e finanziata dai contributi dell’ex lavoratore. Seguendo tale ragionamento, vien da sé che le pensioni che si ritengono a tutti gli effetti reversibili sono: la pensione di vecchiaia e di anzianità. Un trattamento a parte meritano le pensioni di inabilità che sono reversibili secondo i criteri che il nostro team di esperti ha approfondito qui. Secondo quanto abbiamo analizzato, possiamo affermare che i possibili beneficiari dovranno verificare la natura costitutiva della pensione del defunto. Soltanto dopo aver capito qual è la forma di trattamento sulla quale fanno leva, potranno inoltrare la richiesta di reversibilità all’Inps.