Il mese di settembre si è appena concluso, quali sono state le migliori azioni del Ftse Mib?
Una panoramica sui mercati azionari mondiali
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Nonostante un inizio incerto e la tradizionale volatilità del mese di settembre, i mercati azionari globali hanno chiuso il mese in crescita, seppur con alcune eccezioni come Piazza Affari, che ha registrato una lieve flessione. In particolare, l’indice Ftse Mib ha chiuso settembre con un calo dello 0,5%, pur mantenendosi sopra la soglia dei 34.000 punti, recuperati durante il mese.
Le prime settimane di settembre erano state caratterizzate da una correzione nei mercati, dovuta principalmente alla flessione dei titoli tecnologici statunitensi, come Nvidia, e a deboli dati economici, tra cui l’indice ISM degli Stati Uniti. Tuttavia, nella seconda parte del mese, l’attenzione si è spostata sulle decisioni delle banche centrali. Le loro decisioni hanno avuto un ruolo cruciale nell’influenzare il sentiment dei mercati. La Banca Centrale Europea (BCE) ha attuato un previsto taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, mentre la Federal Reserve ha sorpreso i mercati con un taglio significativo di 50 punti base, definito un “taglio jumbo”. Ora gli investitori sono già proiettati verso le prossime riunioni, con attese crescenti per ulteriori tagli, soprattutto da parte della BCE, dopo i recenti dati macroeconomici deboli, come gli indici PMI e l’indice IFO tedesco in peggioramento.
Sul fronte globale, Wall Street ha registrato performance positive, con l’indice S&P500 e il Nasdaq che hanno chiuso il mese con guadagni intorno al 2%. In Europa, l’Euro Stoxx 50 ha segnato un rialzo dell’1%, così come altri indici principali: l’Ibex 35 (+4,4%), il DAX (+2,4%) e il CAC 40 (+0,1%). Un altro elemento chiave di fine mese è stato l’annuncio di nuove misure di stimolo economico da parte della Cina, che ha avuto effetti positivi anche su alcuni settori europei, come quello del lusso.
In conclusione, settembre è stato un mese in cui i mercati azionari hanno mostrato resilienza, sostenuti dalle politiche monetarie espansive e dagli stimoli economici annunciati in Cina. Tuttavia, le incertezze restano, con l’attenzione rivolta ai prossimi sviluppi economici e alle decisioni delle banche centrali.
Quali sono state le migliori azioni del Ftse Mib al termine del mese di settembre?
A settembre, UniCredit si è distinta come una delle protagoniste del mercato azionario, posizionandosi al sesto posto tra i migliori titoli del Ftse Mib. La banca, guidata da Andrea Orcel, ha avviato una serie di operazioni strategiche per rafforzare la sua presenza in Europa, in particolare con CommerzBank. UniCredit ha acquistato inizialmente una quota del 9% nella banca tedesca, incrementando poi la sua partecipazione al 21% entro il 23 settembre. Inoltre, UniCredit ha chiesto alla BCE l’autorizzazione per aumentare la sua quota fino al 29,9%.
Sul fronte dei titoli peggiori del Ftse Mib di settembre, Stellantis ha subito un netto calo, seguita da Leonardo e Amplifon. Per Stellantis, il ribasso è stato in parte dovuto alla revisione al ribasso della guidance 2024, che ha influenzato negativamente il titolo in Borsa. Inoltre, il gruppo automobilistico ha confermato l’avvio della selezione per un nuovo CEO, poiché il mandato di Carlos Tavares scadrà nel 2026.
Anche Campari ha chiuso settembre in rosso, dopo le dimissioni del CEO Matteo Fantacchiotti il 18 settembre. A seguito dell’annuncio, il titolo ha subito una flessione del 7%. Campari ha nominato Paolo Marchesini e Fabio Di Fede come co-CEO ad interim, mentre il board, insieme al comitato remunerazione e nomine, avvierà il processo per la ricerca di un nuovo amministratore delegato.
In sintesi, settembre è stato un mese ricco di eventi significativi per diverse aziende italiane, con UniCredit al centro di operazioni di espansione, e altre società come Stellantis e Campari che hanno affrontato sfide e cambiamenti interni.
Le prospettive per il migliore titolo azionario di settembre, Unipol: le indicazioni dell’analisi grafica
Da inizio anno le azioni Unipol si sono apprezzate di oltre il 100% con la migliore performance tra tutte le Blue Chip di Piazza Affari.
La tendenza in corso è rialzista e potrebbe svilupparsi secondo lo scenario mostrato in figura. Solo una chiusura settimanale inferiore a 9,865 € potrebbe favorire un’inversione ribassista.
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