Quali sono le tasse più pesanti e quando le famiglie e le partite IVA possono pagarle anche a rate

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Tra le imposte statali e i tributi comunali e regionali, non è mai facile per i contribuenti residenti in Italia rispettare ogni anno tutte le scadenze fiscali. Pur tuttavia, il Fisco non ammette ritardi visto che, quando si versano le tasse fuori tempo massimo, nel migliore dei casi vengono applicati gli interessi. Quasi sempre, poi, scattano pure le sanzioni amministrative che non sono altro che, rispetto alla somma originaria da pagare, delle maggiorazioni.

In più, se rispetto alla scadenza prevista per pagare passa molto tempo, senza versare le tasse dovute, allora le brutte sorprese non finiscono qui. In quanto inesorabilmente, sui debiti fiscali pregressi arriverà, dopo l’iscrizione a ruolo, la notifica della cartella esattoriale. Via posta elettronica certificata oppure tramite la classica raccomandata postale con la ricevuta di ritorno.

Così come è anche vero, però, che per la possibile rottamazione quater delle cartelle esattoriali ci sono tante novità a dir poco favorevoli per i contribuenti ancora in difficoltà.

Quali sono le tasse più pesanti e quando le famiglie e le partite IVA possono pagarle anche a rate

Detto questo, la soluzione più comoda e anche meno onerosa per pagare le tasse un po’ alla volta è quella rappresentata dal ravvedimento operoso frazionato. Con l’applicazione di sanzioni e di interessi sempre in maniera proporzionale.

Inoltre, l’IRPEF e l’IVA sono la risposta riguardo a quali sono le tasse più pesanti in Italia. Così come, in base al tipo di versamento di imposte da effettuare, non sempre è permessa la rateazione. In tal caso si può versare in ritardo, con l’applicazione di sanzioni e interessi, sempre con il ravvedimento operoso ma senza potersi avvantaggiare del frazionamento.

Dal ravvedimento operoso, anche frazionato, al debito fiscale a rate pagato con le cartelle esattoriali fino a 10 anni

Quando le tasse si accumulano nel tempo, e l’importo complessivo da pagare diventa poi rilevante, l’Agenzia delle Entrate può comunque tendere la mano al contribuente. In quanto può permettere di pagare con un lungo piano di dilazione dopo che il debito fiscale è stato iscritto a ruolo. Basti pensare che il contribuente può presentare la domanda per ottenere un piano di rientro dal debito fiscale anche in 10 anni. Ovverosia, in ben 120 rate mensili di importo costante oppure di importo crescente in base ad esigenze e disponibilità economiche.

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