Quali sono le principali spese legate all’acquisto di una casa tramite asta

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Complice la crisi da un lato e la necessità di risparmiare dall’altro, sempre più compravendite di immobili passano per le aste. Si pensi ai mutuatari che non riescono più a pagare le rate o al patrimonio immobiliare pubblico alienato appunto tramite questa via.

Spesso il termine evoca in sé il significato di occasione di acquisto a sconto, di risparmio e similari. Per chi dispone di adeguata liquidità immediata, l’asta può essere una buona occasione per comprare casa a sconto. Il potenziale risparmio rispetto al prezzo pieno dell’immobile può variare dal 20 al 50% a seconda della vendita. Man mano che le vendite vanno deserte, il prezzo scende.

Tuttavia, vi è una serie di cose da sapere in merito ai costi tipici di questa tipologia di acquisto. Vediamo quindi quali sono le principali spese legate all’acquisto di una casa mediante vendita all’asta.

Alcune delle voci di spesa legate a un appartamento comprato all’asta

È bene precisare che anche questa modalità di acquisto movimenta in genere decine e decine di migliaia di euro. Più in generale, è indispensabile disporre della liquidità opportuna in tempi stretti e ravvicinati alle stesse operazioni di vendita. Pertanto, è meglio informarsi sullo stato dell’immobile in tutti i suoi dettagli, sia tecnici sia sul suo stato effettivo, prima dell’eventuale partecipazione alla vendita.

La partecipazione all’asta richiede anzitutto il deposito di un assegno circolare a titolo di cauzione. L’importo è di norma pari al 10% del prezzo offerto in busta chiusa. In altri casi la percentuale sale per via delle eventuali spese accessorie dettagliate nell’avviso di vendita.

Se la partecipazione non va a buon fine, si ottiene indietro quanto versato. In caso contrario il tempo di aggiudicazione è in genere di 2-3 mesi. L’acquisto può avvenire anche tramite un mutuo per aste giudiziarie la cui stipula arriva insieme al decreto di trasferimento della casa. Se la cifra erogata dall’istituto non basta, bisognerà coprire la differenza con un assegno circolare.

Quali sono le principali spese legate all’acquisto di una casa messa in vendita all’asta

Un altro capitolo di spese riguarda le tasse al Fisco, ossia l’imposta di registro, l’imposta ipotecaria e quella catastale, più l’IVA se dovuta. L’imposta di registro è inferiore nel caso di prima casa (2% del valore), mentre sale al 9% nel caso di immobile aggiudicato da destinare a seconda casa.

Poi vi è il capitolo delle parcelle e onorari vari, a seconda dei professionisti intervenuti nella transazione. Qui troviamo anzitutto il compenso spettante al professionista delegato per il passaggio del bene, più il rimborso delle spese generali. Poi ricordiamo l’eventuale parcella del notaio in caso di acquisto con accensione di un mutuo in banca.

Infine, un atro capitolo di spese concerne quelle condominiali rimaste insolute. Spesso gli appartamenti che finiscono all’asta hanno un certo storico di spese condominiali ancora da saldare. Tuttavia, sul nuovo proprietario gravano solo quelle relative all’anno in corso e dell’anno precedente.

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