Il problema legato alla crisi delle piccole medie imprese ha occupato molto il Governo, che si è concentrato sulla individuazione di soluzioni opportune. Senonchè, la Legge di Bilancio n. 178/20 del 2021, ha predisposto nuove dotazioni per i fondi di garanzia delle PMI. Vediamo, quindi, quali sono le novità sui finanziamenti per le piccole e medie imprese. In particolare, l’articolo 1, comma 246, della predetta legge, ha previsto stanziamenti in favore del fondo di garanzia indicato, pari a:
a) 500 milioni di euro per l’anno 2022;
b) 1.000 milioni di euro per l’anno 2023;
c) 1.500 milioni di euro per l’anno 2024;
d) 1.000 milioni di euro per l’anno 2025;
e) 500 milioni di euro per l’anno 2026.
Detti fondi sono finalizzati alla garanzia e al supporto dei finanziamenti concessi alle piccole e medie imprese. Il tutto, in modo da favorire l’accesso al credito attraverso una parziale assicurazione dei crediti concessi dagli istituti di credito in favore delle piccole e medie imprese.
L’aiuto extranazionale attraverso il programma Next Generation
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Sempre in ordine a “quali sono le novità sui finanziamenti per le piccole medie imprese”, volgiamo lo sguardo all’Europa. Nella specie, per garantire la copertura delle dotazioni di cui detto, interverranno le risorse del programma Next Generation EU. Si tratta di un progetto finalizzato a supportare gli Stati nel percorso di riparazione dei danni economici e sociali causati dalla pandemia.
A tal uopo, la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e i leader dell’UE hanno concordato un piano di ripresa finalizzato ad aiutare i Paesi Membri ad uscire dalla crisi. Ma cos’è, precisamente, Next Generation EU?
E’ lo strumento di ripresa temporaneo da 750 miliardi di euro, che consentirà alla Commissione Europea di ottenere fondi sul mercato dei capitali. Attraverso di esso verranno messi a disposizione 672,5 miliardi di euro di prestiti e sovvenzioni per sostenere le riforme e gli investimenti messi in atto dagli Stati membri. Questi ultimi, infatti, hanno la necessità di attenuare l’impatto economico e sociale della pandemia.
Lo scopo ultimo che ci si prefigge è, quindi, rendere le economie e le società dei paesi europei più sostenibili ed uscire dalla crisi. Pertanto, c’è bisogno di tutti gli aiuti possibili, a disposizione.