Con il sensibile rincaro del costo dell’energia elettrica è divenuto davvero essenziale badare al risparmio. Quindi, ben vengano tutti i consigli utili per abbattere, quanto più possibile, i costi. Uno dei tanti è quello di utilizzare una stufa elettrica a basso consumo. Tuttavia, si tratta di un’indicazione troppo generica, in quanto esistono varie tipologie di stufe elettriche. Il tutto va parametrato alle esigenze personali, nonché al tipo e alla grandezza degli ambienti da riscaldare.
Ecco, dunque, quali sono le migliori stufe a basso consumo e quali caratteristiche devono avere per garantire un effettivo risparmio sulla bolletta. Anzitutto, la migliore stufa alogena a basso consumo è quella con soli 500 watt di potenza. Essa è perfetta, però, per riscaldare i piccoli ambienti e chi si trova nelle sue immediate vicinanze. Quindi va bene, ad esempio, per vestirsi al mattino o per fare la doccia. Tuttavia, per ottenere davvero un risparmio in bolletta, bisogna optare per stufe di ultima generazione, perché le vecchie consumano molto.
Quali sono le migliori stufe a basso consumo e quali caratteristiche devono avere per garantire un effettivo risparmio sulla bolletta
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Se la nostra esigenza è quella di riscaldare più persone e ambienti più grandi, dobbiamo scegliere qualcosa di più potente. Quindi, è meglio optare, sempre tra le alogene, su quelle fino a 1.000 watt, con due modalità di riscaldamento: eco e comfort. Passiamo, adesso, ad individuare un’ulteriore opzione per risparmiare, rappresentata dalla stufa elettrica ad olio, a basso consumo. Essa, con una potenza massima di soli 500 watt, è adatta per un riscaldamento più duraturo della stanza. Ciò in quanto, in questo caso, riscalderemo direttamente l’aria e non le superfici. Inoltre, il funzionamento di questo elettrodomestico è del tutto sicuro e consente, certamente, di risparmiare.
Per stanze da 20 mq, però, è preferibile scegliere un modello con 900 watt di potenza. Se, poi, oltre a riscaldare, abbiamo in mente anche di illuminare la stanza, potremo scegliere una lampada riscaldante. Bastano solo 600 watt di potenza per riscaldare ambienti piccoli. Se, invece, le stanze sono grandi, potremo scegliere quelle con livelli maggiori di potenza, ossia da 1.200 e 1.800 watt.
Altri dispositivi e rimedi per riscaldare, risparmiando sulla bolletta
Infine, passiamo alla disamina del prodotto da riscaldamento più utilizzato in assoluto, che è il termoventilatore. Vediamo, in questo caso, quale è il migliore a basso consumo consigliabile. Ebbene, basta sceglierne uno da soli 800 watt come potenza minima e fino a 2.000 watt di massima. Questi tipi di stufa non solo consumano poco, ma sono anche esteticamente più apprezzabili. In più, a differenza dei tipi precedenti, diffondono il calore velocemente, perché dotati di ventola.
A questo punto, passiamo agli accorgimenti da seguire per risparmiare sulla bolletta quando utilizziamo questi elettrodomestici. Anzitutto, meglio scegliere le stufe dotate di termostato ambientale, che consente lo spegnimento automatico una volta raggiunta la temperatura desiderata. In questo modo, si risparmia di certo, poiché non rimarrà accesa per ore ed ore. In assenza di termostato, va da sé che la precauzione da seguire è quella di rispettare un tempo congruo di utilizzo. Cioè, se si pensa di lasciare accesa la stufa elettrica, ancorché a basso consumo, per un’intera giornata, non potremo illuderci certo di risparmiare. Infine, altri strumenti utili sono anche il regolatore di potenza e il timer, anch’essi funzionali a ridurre i consumi.
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