Quali sono le conseguenze e le sanzioni in caso di detenzione di conti correnti all’estero non dichiarati?
Come sappiamo, l’Agenzia delle Entrate, effettua controlli sui conti correnti dei cittadini italiani, residenti in Italia. Detto controllo può riguardare sia conti accesi presso banche con sede legale in Italia che con sede all’estero. Anzitutto, è bene precisare che l’apertura di un conto all’estero, comporta ex se, l’obbligo in capo al contribuente italiano di dichiararlo.
Ciò, a prescindere dalla circostanza che i proventi o il danaro ivi depositati derivino o meno da attività svolta in Italia. Ebbene, considerato che si può essere tentati ad effettuare una operazione di questo tipo, è consigliabile conoscere quali sono le conseguenze e le sanzioni in caso di conti correnti all’estero non dichiarati. Infatti, può accadere che il Fisco italiano, per una qualsiasi ragione, faccia indagini sulla sussistenza di eventuali redditi all’estero, detenuti dal contribuente. Sicchè, attraverso lo scambio di informazioni fiscali a livello comunitario e internazionale, addivenga alla scoperta circa la sussistenza di conti correnti esteri.
Obblighi di dichiarazione di conti esteri e sanzioni
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I contribuenti fiscalmente residenti in Italia, sono tenuti a compilare un prospetto della dichiarazione dei redditi. Si è detto che il nostro Paese, scambia informazioni fiscali, anche con paesi non UE, sulla scorta accordi internazionali bilaterali. Allora, quali sono le conseguenze e le sanzioni in caso di detenzione di conti correnti all’estero non dichiarati?
Sul punto, è bene chiarire che si può andare incontro alle seguenti sanzioni:
per la presentazione tardiva del predetto prospetto, vi è una sanzione fissa di 258,00 euro. In tale sede, se il contribuente omette o non dichiara fedelmente la sussistenza di un conto estero, ricorre una sanzione variabile dal 3% al 15% dell’ammontare non dichiarato. Inoltre, se il conto estero non dichiarato è detenuto in un paradiso fiscale, la sanzione è addirittura raddoppiata. Essa, infatti, arriva fino al 30%. Inoltre, poiché ricorre la presunzione che le somme detenute nel conto estero, siano state sottratte alla tassazione italiana, si procederà al recupero delle imposte evase. Il tutto, naturalmente, salva prova contraria circa l’evasione dell’imposta, che deve essere offerta dal contribuente. In siffatte ipotesi, in sede accertativa, le sanzioni ordinarie previste per tale violazione vengono raddoppiate.