Quali sono i vantaggi di aderire alla previdenza complementare? Aderire alla previdenza complementare comporta dei vantaggi fiscali? Scopriamolo insieme in pochi minuti.
La previdenza complementare, a differenza della previdenza obbligatoria, è appunto complementare. Quindi si basa su un’iniziativa volontaria. Il lavoratore potrà quindi scegliere se aderire o meno. L’adesione ad una previdenza complementare fornisce dei vantaggi dal punto di vista fiscale. Quindi dà la possibilità di beneficiare, in tutte le sue fasi, di una tassazione agevolata. Le varie fasi sono la contribuzione, l’accumulo e le prestazioni.
Dal punto di vista della contribuzione, i contributi che sono versati al fondo sono deducibili dal reddito complessivo. La deduzione non è però totale. C’è ovviamente una deduzione massima, che è di circa 5.164 euro. Quindi, fino a 5.164 euro sono deducibili. Ipotizziamo di avere un reddito di 15.164 euro. Ovviamente il reddito sul quale si pagheranno le poste sarà 10.000 euro. Non 15.164, perché 5.164 li avremo versati come contributi sul fondo complementare. In questo caso otteniamo un risparmio quantomeno del 34%.
Per quanto riguarda invece la fase di accumulo, ossia il rendimento che viene maturato in ciascun periodo d’imposta, questo è soggetto ad un’imposizione fiscale. Un’imposta sostitutiva del 20%. Quindi non va a confluire il rendimento nel reddito
complessivo, ma è soggetto ad imposta sostitutiva. Se andasse a confluire nel reddito complessivo, probabilmente questa imposta sarebbe già più alta quanto meno di 3 punti percentuali. Invece l’imposta sostitutiva del 20% tassa quel rendimento ad un’imposta già inferiore. Ed è quindi un altro vantaggio fiscale.
Quali sono altri vantaggi di aderire alla previdenza complementare?
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La terza fase riguarda invece quella delle prestazioni. Le prestazioni possono essere le anticipazioni, il riscatto immediato, quello parziale, e poi la prestazione ovviamente al pensionamento. In caso di anticipazione, si applica la ritenuta del 23% a titolo di imposta. Quindi, sostanzialmente non ci si paga altro. Se però questa anticipazione è effettuata per spese sanitarie, a determinate caratteristiche e determinati requisiti, l’aliquota è del 15%. Quindi c’è un ulteriore vantaggio. Così come in caso di riscatto immediato totale si applica l’aliquota, sempre a titolo di imposta definitiva, del 23%. In caso di presenza di ulteriori redditi, quindi con gli scaglioni più alti, questi vantaggi vengono meno. Questo perché il 23% si applica sul primo scaglione.
I vantaggi dell’adesione alla previdenza complementare sono perciò numerosi. Rappresentano un modo per poter effettuare un’operazione di risparmio. Questo perché effettivamente vengono risparmiate delle somme di denaro che poi ci potremmo ritrovare disponibili in futuro. Ma, in secondo luogo consentono, su questi risparmi, oltretutto di ottenere un vantaggio fiscale. Quindi l’adesione alla previdenza complementare è sicuramente un adempimento al quale bisogna pensare, in futuro. Per il futuro appunto nostro, ma anche per il presente, perché consente, come visto, di beneficiare di vantaggi fiscali importanti.