Quali sono i principali rischi per chi ha investito i soldi ad ottobre sul nuovo BTP Valore 2028?

Quali sono i principali rischi per chi ha investito i soldi ad ottobre sul nuovo BTP Valore 2028-Foto da pixabay.com

Per il bond retail fresco di collocamento e con scadenza ottobre 2028 è ormai tempo di entrare nel vivo. Ossia di produrre quel flusso di interessi per i quali (principalmente) i risparmiatori lo hanno sottoscritto. Tuttavia, al pari delle altre soluzioni d’investimento anch’esso presenta tutta una serie di “contro” che è bene ricordare. Detta diversamente, quali sono i principali rischi per chi ha investito i soldi ad ottobre sul nuovo BTP Valore 2028?

Passeremo in rassegna tanto quelli che sono i rischi tipici che riguarda la generalità dei bond, quanto quelli che sono più specifici del titolo in esame. Specie adesso che da martedì 10 è entrato effettivamente a regime, cioè lo si può comprare e vendere sul mercato.

Due rischi che poco o nulla interesseranno il BTP Valore 2028

Partiamo dal ‘soft’ o dal velluto, a volerci concedere una libertà espressiva. Per il BTP Valore 2028 il rischio cambio non esiste (per gli investitori in €), dato che è emesso in € e in tale valuta verrà rimborsato il 10 ottobre del 2028.

Molto sfumato (ma non per questo inesistente) dovrebbe essere invece il rischio liquidità. Si tratta del pericolo di non trovare sufficienti acquirenti dall’altra parte in caso di rivendita anticipata del titolo. Per averne la certezza dovremo attendere un minimo di storico del neo bond e poi trarre le opportune conclusioni. Tuttavia, i volumi tradati nelle prime giornate di contrattazioni lasciano ben sperare. La cedola robusta del BTP sostiene gli scambi sul MOT, al pari di quanto già oggi avviene con i titoli intorno al 4-4,50%.

Le due grandi incognite per gli investitori in titoli di Stato

Quali sono i principali rischi per chi ha investito i soldi nuovo BTP Valore 2028? Più grattacapi, invece, potrebbero provenire da altri due tipici rischi degli investimenti in bond, sovrani o corporate che siano.

Uno attiene al rischio emittente (vedi il rialzo dello spread in area 200, per esempio), e al riguardo le cose non sono proprio rosee. Il debito pubblico italiano è finito da tempo nell’occhio del ciclone dei mercati, che nei fatti vende BTP. Di conseguenza molti prezzi sono crollati, facendo lievitare i rispettivi rendimenti. Non solo, ma da qui a poche settimane arriveranno i giudizi delle agenzie di rating (Moody’s & company) sul debito tricolore. Morale, la tensione tra investitori retail e istituzionali in bond si taglia con il coltello!

Al momento passa relativamente in secondo piano il rischio tassi. Qui la BCE sembra aver già percorso il grosso della strada che si era prefissata di percorrere, per cui molti dei rialzi temuti sono stati già fatti. Eventuali, futuri rialzi dei tassi potrebbero far scendere le quotazioni del necessario per fare adeguarne i rendimenti.

Quali sono i principali rischi per chi ha investito i soldi ad ottobre sul nuovo BTP Valore 2028?

A questo punto consideriamo infine i rischi più tipici del BTP Valore 2028.

Uno attiene alla sua struttura dei tassi di tipo step-up, cioè fissi e crescenti al trascorre del tempo. Il MEF, infatti, ha previsto per esso 2 distinti tassi nominali annui per i 2 step di riferimento. Che effetti avrà sul bond?

Una simile struttura dei tassi fu adotta nel biennio 2020-’21 con le 4 emissioni del BTP Futura. Senza giri di parole, la scelta si rivelò un disastro anche per l’eccessiva durata di quei BTP, tant’è che il nuovo Esecutivo non ha più riproposto quei bond. A (molto) parziale discolpa del Governo del tempo che li emise c’è da dire che i tassi erano allora decisamente più risicati.

Torniamo al BTP Valore 2028. Quanto rendono oggi sul MOT i BTP a 3 anni di vita residua (la durata del 1° step del BTP Valore 2028) oggi in circolazione? Il bond in scadenza il 15 settembre 2026 ha una cedola del 3,85% e prezza una spanna sotto la pari, a 99,77 centesimi.

Il bond emesso la settimana scorsa paga lo 0,25% annuo lordo in più e matura in pancia uno 0,10% annuo lordo di premio fedeltà, che arriverà a scadenza e non per tutti. E difatti venerdì, al termine della prima settimana scarsa di contrattazioni il titolo ha chiuso a 100,53 centesimi, con il massimo di giornata a 100,73. Morale, al netto di eventuali tsunami la cedola dovrebbe offrire elevati margini di tutela contro i futuri andamenti dei corsi del titolo. O perlomeno questo è quanto spera chi ha spostato i risparmi sul titolo retail collocato dal 2 al 6 ottobre.

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