Il colesterolo è un problema che da decenni assilla il genere umano. La dicotomia tra quello buono (HDL cioè High Density Lipoproteins) e quello cattivo (LDL, Low Density Lipoproteins) ci accompagna più o meno dallo stesso periodo. Sappiamo bene come siano consigliati, ciclicamente, degli esami del sangue per verificarne i valori. Soprattutto con l’avanzare dell’età, sia negli uomini, che sono più predisposti all’ipercolesterolemia, sia nelle donne.
Specie in menopausa, il genere femminile deve prestare maggiore attenzione. Spesso anche cambiando dieta e inserendo dei cibi adatti ad abbassarne i livelli.
Averlo oltre determinati valore può causare dei seri problemi cardiovascolari. Quindi, si va sempre ad agire su quello cattivo, per cercare di abbassarlo sotto la soglia del rischio.
L’esercizio fisico, che sia corsa, camminata veloce o altro è sicuramente uno dei deterrenti migliori. La dieta va di pari passo. Gli abusi, invece, sono il pericolo più grosso. Siano essi di cibo, fumo, alcol.
Tuttavia, prima di capire quali siano i livelli da rispettare, dobbiamo comprendere meglio cosa vogliano dire alcuni termini. Parlando del colesterolo, è molto semplice definirlo come una molecola che è presente nel nostro sangue e che appartiene al genere dei lipidi. Prodotta per circa l’80% dal nostro organismo, la restante parte viene assunta tramite l’alimentazione.
La sua presenza è fondamentale per il nostro corpo. Esso, infatti, è coinvolto in vari processi, dalla costruzione delle membrane delle cellule fino alla formazione dei sali biliari. Non solo, è anche un precursore della vitamine D.
Tuttavia, quando i suoi valori si alterano, impennandosi, ecco che le sue funzioni fondamentali svaniscono di fronte a quelli che sono i pericoli. Soprattutto per il nostro apparato cardiovascolare.
Quali sono i livelli di colesterolo buono, di quello cattivo e dei trigliceridi da rispettare per vivere un’estate in salute
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Di conseguenza, è fondamentale stare attenti ai livelli, conoscendo i limiti da non oltrepassare per non incorrere in eventuali spiacevoli problemi. Il colesterolo buono, HDL, svolge una funzione che potremmo definire di pulizia nel nostro organismo. Ovvero, viene portato agli organi che devono utilizzarlo o a quelli che devono eliminarlo, tipo il fegato. Quello cattivo, invece, viene trasportato nel sangue ed è composto, per lo più, da quello prodotto dal nostro organismo. Un accumulo proveniente dall’esterno, quindi dai cibi, potrebbe seriamente ostruire le nostre arterie. Con delle placche che si depositerebbero su di esse, rendendo difficile il passaggio del sangue.
Fatta questa premessa, quali sono i livelli di colesterolo buono, di quello cattivo oltre che dei trigliceridi? Per il primo non dovrebbero superare i 40 milligrammi per decilitro di sangue. Discorso diverso per il cattivo, che dovrebbe stare tra i 100 e i 130.
Non si pensi che il problema sia solo l’eccesso. Anche la carenza, infatti, non va assolutamente bene. Per quello si dovrebbe sempre cercare di stare in prossimità di quei valori.
Il livello dei trigliceridi, invece, si dovrebbe assestare intorno ai 100 milligrammi per decilitro, che, a volte, può spingersi anche fino a 150, ma non oltre.
Si stima che in estate il problema sia minore, per una miglior alimentazione, supportata da molti liquidi. Quindi, riuscire a traslare questa e lo stesso stile di vita, per quanto possibile, dall’estate all’inverno, potrebbe essere un rimedio. Il tutto per cercare di avere dei valori normali, senza picchi negativi.
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