Basta poco ad un correntista per finire sotto la lente del Fisco. Dalle operazioni di prelievo di denaro ricorrenti e per grossi importi, ai versamenti di denaro contante che, allo stesso modo, possono essere ritenuti di dubbia provenienza.
In altre parole, il conto corrente, oltre ad essere un utile strumento per gestire il denaro, è anche quello dove, avendone il potere, il Fisco può effettuare dei controlli e rilevare delle eventuali anomalie o incongruenze.
Inoltre, i controlli sui conti correnti spesso scattano quando il cittadino, attraverso l’ISEE, accede a sovvenzioni, contributi, sussidi ed altre agevolazioni che possono essere non solo statali. Ma anche regionali o comunali. Vediamo allora, per tutti i possessori di conti correnti bancari o postali, come operare per non avere mai a che fare con il Fisco, evitando quindi le sanzioni e le segnalazioni. Tra redditi non dichiarati sui quali poi occorrerà pagare le tasse con le sanzioni. E fino ad arrivare al rischio di essere accusati di violazione della normativa antiriciclaggio.
Quali sono i conti correnti bancari e postali controllati e come fare per evitare sanzioni e segnalazioni
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Nel dettaglio, e prima di tutto, c’è da dire che non ci sono limiti ai prelievi ed ai versamenti di contante. Ma a patto che il contribuente sia sempre in possesso dei giustificativi sulla provenienza del denaro.
Per i prelievi di denaro, inoltre, pur non essendoci limiti occorre fare attenzione a rispettare i limiti di legge che sono previsti per i pagamenti cash. In particolare, attualmente i pagamenti in contanti possono essere effettuati fino ad un massimo di 1.999,99 euro.
Detto questo, quali sono i conti correnti bancari e postali controllati? Sulla carta tutti, ma il Fisco interviene in genere solo quando c’è un ampio divario tra quanto dichiarato e quanto posseduto. Ed anche in ragione di quanto si spende.
Perché anche anche quelli non movimentati sono potenzialmente a rischio di controlli
Inoltre, il Fisco non interviene solo quando sul conto corrente ci sono tante movimentazioni potenzialmente sospette, ma anche quando le operazioni sono rare. E lo stile di vita del contribuente, invece, risulta essere palesemente superiore alle sue reali possibilità.
Per esempio, chi ha macchine di lusso ed ha un conto corrente con una giacenza esigua può finire sotto la lente del Fisco. In quanto si può presumere che il titolare delle macchine di lusso in realtà viva con entrate in nero e quindi non dichiarate.
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