L’alimentazione è una di quelle cose che, con l’avvento di internet, rischia di diventare un ricettacolo di leggende metropolitane. La nutrizione è una cosa seria, una scienza vera e propria. Non a caso esistono professionisti qualificati, gli unici a poter indicare direzioni giuste e specifiche per ogni singolo individuo. E i carboidrati sono uno di quei temi su cui, negli anni, sono arrivate indicazioni discutibili, soprattutto dalla rete o persone poco qualificate.
Soprattutto per chi voleva seguire una dieta per dimagrire. Tra le cose che si ignorano, ad esempio, c’è la differenza tra carboidrati semplici e carboidrati complessi.
Quali sono i carboidrati complessi e quali potrebbero far ingrassare
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L’alimentazione è la benzina con cui un organismo svolge le proprie attività. Rinunciare a qualcosa tra carboidrati, proteine e grassi rischia di mettere a rischio la salute. Magari si riuscirà a perdere qualche chilo, ma nel lungo periodo si potrebbe pagare sia con altri danni o magari riprendendo nuovamente il peso. Questo perché non è facile sostenere una dieta che non sia equilibrata.
Chiarito questo aspetto è bene sottolineare che non tutti i grassi sono uguali, così come non tutti i carboidrati sono uguali. Questi ultimi, nella loro interezza, rappresentano la principale fonte di energia secondo le linee guida della Scienza. La Fondazione Veronesi ricorda, ad esempio, come il 45-60% delle calorie giornaliere dovrebbe provenire da questa fonte nutrizionale. L’oscillazione dipende dai singoli casi che, ad esempio, possono essere valutati da un nutrizionista.
Carboidrati complessi, una risorsa
Tuttavia, un aspetto cruciale della buona alimentazione risiede nella capacità di differenziare le quantità tra carboidrati complessi e carboidrati semplici. Il più importante esempio della prima tipologia è l’amido. Lo si ritrova in cibi come i cereali (e i derivati), le patate e legumi. Queste molecole mettono insieme più zuccheri, quindi richiedono più tempo per la digestione. Questa complessità fa sì che abbiano la capacità di garantire energia a lento rilascio. Quello che bisognerebbe ridurre sono, invece, gli zuccheri semplici.
I carboidrati complessi non hanno miracolose funzioni dimagranti, né fanno ingrassare. Quello che fa la differenza nel peso corporeo di una persona resta la sua condotta alimentare nel medio-lungo periodo ed il suo stile di vita. Nessun alimento ha la capacità di alterare il peso corporeo, né in positivo e né in negativo. I carboidrati complessi, dunque, non fanno eccezione.
Meglio farsi seguire da un esperto per evitare errori nella dieta
Chiarito quali sono i carboidrati complessi e la loro utilità, diventa chiaro sottolineare come eliminarli sia un errore. Chi pensa di dimagrire azzerandone il consumo commette uno sbaglio e rischia di generare danni al proprio organismo. Se si vuole perdere peso, meglio rivolgersi ad un esperto.
Esistono delle tipologie di diete chetogeniche (riducendo al minimo i carboidrati), che tuttavia andrebbero seguite solo se strutturate da un nutrizionista. E verosimilmente scelte di questo tipo vengono messe in atto solo per brevi periodi. Non bisogna, inoltre, dimenticare che dimagrire è un processo complesso e ci sono diversi studi che raccontano quanto non sia così facile per tutti.
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