La tosse non è una malattia. È un sintomo che si associa e si scatena con diverse malattie. Quindi, si può manifestare in circostanze diverse e con problemi più o meno gravi di salute. La causa principale che la fa sopraggiungere è, in ogni caso, l’irritazione della mucosa delle vie respiratorie.
Colpi di tosse possono arrivare dopo aver mandato giù male un po’ di acqua, oppure essere insistente dopo un’influenza, magari anche senza febbre. Ma quali sarebbero le cause di una tosse persistente, che non passa mai? A volte potrebbe essere sintomo di qualcosa di più grave ed è necessario accertarsene.
Cerchiamo di capire meglio, quindi, le diverse cause che portano ad una tosse forte, come capirle e quando preoccuparsi per la tosse. Sono tutte informazioni molto utili che, ovviamente, non escludono la necessità di rivolgersi sempre al proprio medico per i dovuti accertamenti.
Quali sarebbero le cause di una tosse persistente difficile da far andare via
Indice dei contenuti
L’autunno e l’inverno sono le stagioni in cui la tosse si manifesta più spesso nelle persone. Gli sbalzi di temperatura da un ambiente interno all’esterno possono irritare facilmente le vie respiratorie. Ma non bisogna mai dare nulla per scontato e indagare sempre sulle cause precise del problema.
Le cause della tosse possono essere: bronchite, polmonite, reflusso gastroesofageo, problemi cardiologici, asma, reazioni ad alcuni farmaci, problema grave nei polmoni. A volte potrebbe essere in risposta ad una allergia, magari al cane o al gatto. Queste sono solo alcune. Quelle che si manifestano in grande maggioranza sono, però, l’asma e la bronchite.
Quando preoccuparsi?
In queste occasioni la tosse può prolungarsi per settimane. Ma quando preoccuparsi se la tosse non passa? Gli esperti consigliano di tenere monitorata la situazione, di rivolgersi subito allo specialista. Farlo è assolutamente fondamentale se si nota del sangue, oppure ci sono altri sintomi come una repentina perdita di peso.
Anche in assenza di questi segnali, tuttavia, se la tosse continua a manifestarsi dopo 8 settimane, è il caso di fare esami più approfonditi. Le probabilità di avere un problema più grave ci sono e, di solito, interessano i polmoni.
Gli esami da fare
Per prima cosa bisogna rivolgersi al proprio medico che, sicuramente, prescriverà dei farmaci da banco. Questi sono utili per smuovere il catarro, se presente, per farlo uscire oppure per lenire l’irritazione in caso di una tosse secca. Ma potrebbero non bastare.
In caso di un prolungamento del sintomo, è il caso di recarsi da uno pneumologo. Si tratta dello specialista dei polmoni e riuscirà a delineare un quadro più chiaro dopo un colloquio per definire la storia familiare, i farmaci che si assumono e le varie patologie. Poi, continuerà ad approfondire la situazione con una radiografia del torace e un esame spirometrico.
In questo modo riuscirà a capire quando si manifesta la tosse, se al mattino o alla sera o in condizioni particolari, e che tipo di tosse si tratta. Di solito si ha una tosse secca, oppure una tosse grassa. Con le visite l’esperto può determinare la presenza di problemi nel polmone oppure fuori dal polmone.