Quali pagamenti del mese di dicembre sono stati rinviati? Dall’IVA ai contributi previdenziali e assistenziali, senza tralasciare ritenute e trattenute, numerose sono le misure con la scadenza procrastinata. In seguito all’emergenza coronavirus, il Governo è venuto incontro a diverse categorie. Ecco quali sono i pagamenti soggetti a proroga.
Quali pagamenti del mese di dicembre sono stati rinviati? Le scadenze prorogate sul pagamento dell’IVA
La prima scadenza di dicembre rinviata dal Governo riguarda l’IVA periodica per i contribuenti mensili. Il 16 dicembre 2020 era il giorno della scadenza per il versamento dell’IVA di novembre, che però adesso risulta prorogato.
Un discorso analogo riguarda l’acconto per l’IVA 2020. Il contributo era in scadenza per il 28 dicembre 2020. Con il cosiddetto decreto Ristori-quater, il Governo ha scelto di sospendere anche questo pagamento.
La misura è valida per i contribuenti che hanno perso almeno il 33% del fatturato riguardante il mese di novembre del 2020 rispetto allo stesso mese dello scorso anno e che non abbiano un fatturato superiore a 50 milioni di euro. La stessa misura vale anche per le categorie che hanno subito restrizioni dall’emergenza Covid.
Il pagamento si può effettuare entro il 16 marzo 2021, oppure rateizzare in quattro rate mensili.
I contributi previdenziali e assistenziali
Anche i contributi previdenziali e assistenziali hanno visto la loro scadenza slittare in avanti. La legge prevedeva una scadenza fissata per il 16 dicembre 2020. Il Governo ha invece comunicato che il limite temporale di pagamento slitta al 16 marzo 2021.
Anche in questo caso, come per l’IVA, la proroga dipende dai requisiti stabiliti nel decreto Ristori-quater.
Per saldare le somme pattuite senza alcun interesse, è possibile pagare tutto in una sola soluzione o tramite una rateizzazione fino a quattro tranche.
Le ritenute sui redditi di lavoro e le trattenute sulle addizionali Irpef
Infine, ecco altre due scadenze prorogate. La prima riguarda le ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendenti e assimilati. La seconda scadenza si riferisce sulle trattenute addizionali IRPEF, comunali e regionali.
Anche in questo caso, la scadenza prevista per il 16 dicembre 2020, è prorogata al 16 marzo 2021. Per usufruire della sospensione bisogna controllare i requisiti che sono gli stessi previsti per l’IVA e i contributi.
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