La guerra ha messo in allarme tutti i risparmiatori, anche coloro che hanno messo i loro risparmi nella casa o chi sta per comprarla. Chi ha un mutuo rischia un rincaro della rata e chi deve comprare un immobile quale prestito dovrebbe prendere?
L’invasione russa dell’Ucraina ha allarmato i piccoli risparmiatori per le possibili ricadute negative sui risparmi faticosamente accantonati. Il crollo in Borsa delle banche sta preoccupando chi ha i soldi sul conto corrente. Ma la guerra può avere conseguenze negative anche sulle rate dei prestiti immobiliari? Quali mutui sono a rischio rincaro a causa del conflitto?
Occorre distinguere tra coloro che hanno già un mutuo in essere e coloro che devono acquistare casa. Partiamo dall’analizzare la situazione dei primi. Chi ha un mutuo potrebbe averlo a tasso variabile o a tasso fisso. I mutui a tasso fisso non corrono nessun pericolo, semplicemente perché questo contratto vincola la rata al momento della stipula del contratto. Chi accende un mutuo a tasso fisso paga qualcosa di più rispetto al variabile, ma si garantisce la sicurezza di una rata fissa duratura. Questo aspetto non rappresenta sempre è un vantaggio. Infatti in caso di ribasso dei tassi, chi ha questo tipo di finanziamento non godrebbe di nessuna riduzione della rata.
Quali mutui sono a rischio con lo scoppio della guerra e cosa deve fare chi ha un prestito immobiliare
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Chi ha un tasso variabile deve iniziare a preoccuparsi. Infatti la rata è legata al costo del denaro. Se questo sale la rata aumenta, a volte anche in modo rilevante. Quando scoppiò la crisi dei subprime nel 2008 alcuni con un mutuo a tasso variabile in un anno si ritrovarono una rata quasi raddoppiata. Per il momento il tasso Euribor, di riferimento per i mutui, è quasi fermo, anche perché la sua variazione è legata alle decisioni della BCE. Con l’inflazione in forte aumento e con gli effetti imprevedibili della guerra, entro la fine dell’anno la BCE potrebbe aumentare i tassi. Questo significherà un aumento della rata dei mutui a tasso variabile.
Tra le tre categorie di persone toccate dai possibili rincari dei tassi sui prestiti immobiliari, ci sono coloro che stanno per accendere un mutuo. Questi dovrebbero scegliere un tasso fisso o puntare sul variabile? Attualmente i migliori mutui a tasso variabile per 20 anni, per un importo di 150.000 euro, hanno un tasso globale appena inferiore allo 0,8% (TAEG). Mentre i migliori mutui a tasso fisso hanno un TAEG quasi doppio, poco sotto l’1,6%. Chi acquista adesso un mutuo a tasso fisso lo paga di più di un variabile, ma blocca la rata. Chi acquista un tasso variabile nei prossimi mesi potrebbe vedere crescere la rata anche in seguito delle conseguenze economiche della guerra.
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