Quali mele usare per frittelle, strudel, torta di mele o per farle cotte

mele

Le mele sono un frutto davvero molto utilizzato in cucina grazie alla versatilità che le connota. Sono frutti di stagione e costituiscono il perfetto esempio di come si possa risparmiare sulla spesa mangiando sano. Parlare di mele in generale però può essere davvero vago. Esistono innumerevoli varietà di mele che si differenziano non solo per il colore della buccia ma anche per consistenza, sapori e contenuto di pectina. Vediamo alcune delle più celebri ricette a base del dolce frutto e scopriamo quali mele usare di volta in volta.

Quali mele usare per frittelle, strudel ma anche nelle ricette salate

Se vogliamo preparare un piatto salato, la mela è un frutto che si presta a queste preparazioni.
La classica mela di Biancaneve, quella grande e rossa, è perfetta per preparare gli involtini di pollo e pancetta. Basterà avvolgere dei dadini di Stark Delicious in una fetta di petto di pollo. Ora avvolgiamo il fagottino ottenuto con una fetta di pancetta dolce e sigilliamo con uno stecchino. Saltiamo in padella con 10 grammi di burro.

Per preparare le frittelle servono le mele Renetta

Ecco quindi quali mele usare per frittelle. Questo tipo di mela è originario della Francia. Si caratterizza per una polpa molto pastosa, poco acquosa e il sapore leggermente acidulo. È quindi perfetta per essere passata nella pastella e messa direttamente nell’olio bollente per delle frittelle superlative. La nota leggermente aspra ci serve a “sgrassare” la bocca dall’unto della frittura, rendendo la Renetta la regina delle frittelle. Ricordiamo, poi, che questa varietà si contraddistingue per essere quella con il maggior apporto di polifenoli, antiossidanti e antiage, che non degradano con la cottura.

Un autorevole studio avrebbe dimostrato come la Renetta Canada sia un toccasana per la salute cardio-vascolare. Nella ricerca anglo-trentina, i livelli di colesterolo totale e LDL scesero del 4 % senza assumere statine, nelle persone del campione, tutte caratterizzate da ipercolesterolemia. Questo risultato veniva raggiunto dopo 2 mesi di consumo di 2 mele Renette Canada al giorno. Questo effetto benefico sarebbe da ricondurre proprio alla presenza di polifenoli (sotto forma di  proantocianidine) e fibre di cui la Renetta è ricca.

Per lo strudel e la torta di mele ci vuole la Golden Delicious

Se per la torta di mele, la più classica delle apple pie gli esperti sembrano concordare sulla Golden Deliciuos, per lo strudel la questione è dibattuta. Il podio per la miglior mela da strudel se lo contendono la Renetta è la Golden Delicious. La Golden come dice la parola stessa ha la buccia gialla un po’ rugginosa. È, però, la polpa succosa, zuccherina e profumata a renderla la più richiesta in Italia con una quantità di 300.000 tonnellate di frutti consumate all’anno. Potremmo dire che se utilizziamo ingredienti più dolci nello strudel come gli amaretti sbriciolati o uva passa allora potremmo valutare di usare la Renetta, dalle note acidule. La Golden Delicious sarà perfetta ad esempio anche con la pasta matta.

La Golden o la Pink Lady sono le migliori per la mela cotta

Le mele cotte vengono subito collegate ad un piatto triste ma funzionale. Quanti di noi ricordano la mela cotta come il rimedio della nonna alternativo al lassativo. Ebbene la mela cotta al forno con l’aggiunta di cannella può diventare così un piatto gourmet. Le varietà migliori hanno la polpa che non si sfalda immediatamente in cottura ed inoltre è sufficientemente dolce. Rispecchiano queste qualità sia la Golden Delicious sia la Pink Lady. Quest’ultima è la varietà dalla buccia rosata e ha un gusto zuccherino e fruttato che si conserva intatto anche con le cotture ad alta temperatura.

Le mele come addensante e le proprietà della pectina

La mela che in assoluto contiene più pectina è la mela Cotogna. La pectina non è altro che una fibra solubile dal potere gelificante. Questa sostanza è nota per essere utilizzata per addensare le marmellate ma per le medesime ragioni è utile anche al nostro organismo. A livello intestinale potrebbe costituire un valido alleato sia per combattere la stipsi, se accompagnata da acqua in buona quantità, sia in caso di diarrea. In questo secondo caso, agirà come addensante, dando maggior consistenza alle feci. Studi clinici hanno rilevato dati interessanti sull’interazione fra pectina e colesterolo LDL.

In particolare la pectina si legherebbe agli acidi biliari favorendone l’espulsione per via fecale. Per produrre nuovi acidi biliari, verrebbe quindi impiegato il colesterolo, dando luogo ad un notevole miglioramento dell’ipercolesterolemia.
Per addensare le marmellate, possiamo tagliare in 4 spicchi una mela Cotogna, levando però i semi. Anche i torsoli potrebbero essere utili. Lasceremo la buccia perché proprio qui si accumula la maggior parte della pectina. Aggiungeremo la mela alla frutta mentre la cuociamo per farne marmellata.

La mela per profumare la biancheria

Molti di noi non sanno che la mela Cotogna vanta un utilizzo che non ha nulla a che vedere con la cucina. La più brutta fra le mele (senza alcuna offesa per la povera Cotogna), è indicata per profumare la biancheria negli armadi e cassetti. Laviamo la buccia e avvolgiamola in un sacchettino di garza o di tela che riporremo nel guardaroba. Attenzione però a non far marcire la mela quindi teniamola in un luogo asciutto magari unendo al sacchettino qualche grana di riso.
Ecco quindi quali mele usare per frittelle, strudel e le ricette più tipiche della tradizione.

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