Non cambierà nulla nel 2023, sia per l’età anagrafica che per la contribuzione versata e pure per il grado di invalidità. Ci sarà sempre chi riuscirà ad ottenere la pensione anticipata nel 2023 già a 56 anni. Ma come è possibile avere una pensione così anticipata nel tempo? Una domanda che ha una sola risposta che è invalidità specifica o pensionabile come viene chiamata comunemente.
Una misura che ormai è strutturale e quindi utilizzabile sempre, permette un pensionamento che rispetto all’età ordinaria delle pensioni di vecchiaia è anticipata di ben 11 anni. E una cosa che rende la misura ancora più allettante è che i contributi necessari sono pari a 20 anni.
Quali invalidi possono accedere alla pensione a 56 anni e quali a 61
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Gli uomini possono andare in pensione a 61 anni, mentre le donne a 56 anni. Sono questi i vincoli anagrafici di una misura particolare che permette l’uscita dal lavoro per determinati soggetti.
Si tratta di invalidi naturalmente, e di una determinata specie, perché non tutte le patologie o le malattie collegate alla disabilità possono dare diritto ad un così favorevole trattamento pensionistico. Già con 20 anni di contributi versati questa misura è davvero appetibile. E per le donne addirittura a 56 anni di età l’uscita diventa la via più breve per lasciare il lavoro. Ma bisogna capire che genere di invalidità necessaria bisogna avere per poter sfruttare questo canale di uscita dal mondo del lavoro.
La guida all’invalidità specifica 2023
Le donne con almeno l’80% di invalidità specifica, ecco quali invalidi possono accedere alla pensione a 56 anni. Stessa percentuale di invalidità per gli uomini, ai quali però come detto in precedenza, servono almeno 61 anni anche nel 2023. Invalidità pensionabile è quella invalidità che viene riconosciuta ai lavoratori dipendenti del settore privato direttamente dall’INPS. Si chiama specifica perché riguarda la riduzione della capacità lavorativa di un lavoratore, ma solo per le mansioni che comunemente svolge sul posto di lavoro. Non è l’invalidità civile classica, che determina un grado di invalidità e una riduzione della capacità lavorativa generalizzata.
La domanda può essere presentata anche con le credenziali SPID, CIE o CNS, accedendo all’area riservata del sito dell’INPS anche tramite PC, tablet o smartphone. La misura prevede una finestra mobile di 12 mesi. L’accesso al sito dell’INPS e la guida alla misura possono servire per verificare il diritto alla pensione. La decorrenza scatta a partire dal giorno successivo alla data in cui si è riconosciuti invalidi, se l’età è stata compiuta precedentemente. Nel caso contrario la decorrenza scatta a partire dal giorno successivo a quello del compimento dell’età.