Prezzi, quantità di carne e analisi di laboratorio ci dicono quali hamburger dovrebbero finire nelle nostre tavole e quali dovrebbero rimanere nei supermercati. Ecco una classifica aggiornata.
Quando andiamo a fare la spesa nei supermercati e intendiamo comprare gli hamburger il primo pensiero che ci viene in mente riguarda la qualità. Pensiamo al nostro macellaio di fiducia ma anche la prezzo che ci potrebbe far pagare. Nei supermercati siamo sicuri di risparmiare ma il timore è che la qualità scenda in maniera esagerata. Ecco una guida e classifica che ci aiuterà e che tiene conto delle indicazioni di Altroconsumo.
Il primo posto della classifica riguardante gli hamburger che ci fanno risparmiare mantenendo alta la qualità è occupato dagli hamburger Bio Alleva. Caratteristiche organolettiche ottime, i tagli bovini vengono suddivisi in prima, seconda e terza qualità. Dipende dallo spessore del muscolo e da quanto grasso è presente rispetto agli altri tessuti che formano la carne. Al secondo posto gli hamburger della Coop, una catena che ci offre sempre sicurezza e convenienza. Sono più calorici rispetto ai precedenti ma sono conservati al meglio. Freschi e saporiti non ci faranno rimpiangere il fast food. Al terzo posto gli hamburger della Conad, hanno una qualità davvero alta ed è sufficiente una breve cottura in padella per ottenere un secondo piatto nutriente e gustoso.
Un ingrediente da tenere sotto controllo
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Quali hamburger mettere nel carrello? È necessario controllare la quantità di carne presente nel prodotto, quella di sale e l’apporto delle proteine. Il parametro da seguire è il collagene cioè il tessuto meno ricco di amminoacidi essenziali. Il rapporto tra collagene e proteine determina la qualità dell’hamburger. Se il rapporto si aggira sui valori di 4,7 e 6,7 allora il prodotto dovrebbe finire nel nostro carrello. È il caso degli hamburger della Coop. Se i valori sono alti e arrivano a 15 sarebbe meglio lasciarli dove sono. Todis e MD raggiungono valori troppo elevati.
Secondo il Salvagente, un ingrediente che deve essere tenuto sotto controllo nelle carni della grande distribuzione è il sale. È presente in quantità esagerate e influisce sul peso, quindi sul risparmio, ma anche sulla qualità. Se la concentrazione si aggira sui 0,6 o 0,8 grammi per 100 grammi di prodotto allora possiamo comprarlo senza preoccupazioni. Quando le quantità indicate sono maggiori allora è meglio riflettere e continuare la ricerca.
Quali hamburger devi mettere nel carrello della spesa senza pensarci 2 volte
Il macinato di carne Fior Fiore della Coop raggiunge punteggi elevati. È certificato No OGM, rispetta le regole riguardanti il benessere dell’animale, non vengono somministrati antibiotici negli ultimi 4 mesi di vita. Il prezzo è di 14 euro al chilo. Altri due marchi che possiamo avere come riferimento sono Aliprandi e Mr Beefy.
Gli hamburger Aliprandi che troviamo alla Simply ci danno molte garanzie. Leggermente speziati, non si sfaldano e e sono saporiti. Sarebbero al primo posto se non fosse per la quantità di sale che è di 1,3 grammi per 100 grammi di prodotto. A darci qualità assoluta e sicurezza facendoci risparmiare è l’hamburger Mr Beefy composto da carne per il 98%. Il sale si trova al di sotto della soglia dell’1% e la perdita di qualità in cottura è minima. Un difetto è la diffusione. Si trova solo in pochi supermercati ed è un peccato. Meriterebbe una maggiore attenzione.