Il gonfiore addominale può essere causato da molti fattori, è fastidioso e antiestetico. In alcuni casi potrebbe essere dovuto a cattive abitudini, altre volte a malattie più importanti.
La pancia dura al tatto, accompagnata alcune volte dal dolore, impensierisce e rende le giornate poco piacevoli. Può comparire all’improvviso e, a volte, non passa. Se il fastidio continua nel tempo sarebbe utile un consulto medico per capire se potrebbe trattarsi di patologie per cui preoccuparsi.
Il proprio medico potrebbe prescrivere delle analisi, che possano confermare o scongiurare la presenza di malattie.
Quali esami e test si potrebbero fare per capire le cause della pancia gonfia e dura
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Può sembrare di avere la pancia piena d’aria e avvertire frequenti dolori addominali, anche associati a crampi. Questo stato potrebbe essere causato da un eccesso di aria inghiottita o da intolleranze ad alcuni alimenti.
Esistono però delle malattie infiammatorie a carico dell’apparato digerente e intestinale che potrebbero causare gonfiore.
Pancia e stomaco duri alla palpazione e distensione sono i sintomi principali riferiti dai pazienti. L’aumento visibile dell’area e dolori intermittenti incidono negativamente sulla qualità della vita. Nella maggior parte dei casi si tratta di persone che soffrono di intestino irritabile, difficoltà di digestione o stitichezza cronica.
Gli specialisti riscontrerebbero spesso un addome gonfio e duro in soggetti che hanno un eccesso di gas nell’intestino o un eccesso di batteri nel tenue. Gonfiori potrebbero essere determinati anche da intolleranze alimentari, lordosi lombare o complicanze del diabete, come la gastroparesi. In alcuni casi anche la steatosi epatica o la calcolosi biliare potrebbero determinare un volume addominale aumentato.
Una dieta corretta e bilanciata potrebbe migliorare notevolmente la situazione nel caso non vi siano patologie importanti a monte.
Il primo passo da fare è quello di rivolgersi ad uno specialista che ci sottoporrà ad esami di laboratorio.
Come eliminare le cause dei fastidi
Per trovare il rimedio occorre individuare la causa. Per accertare le cause organiche potrebbero sottoporci ad esami del sangue e delle feci, accompagnati da ecografie e radiografie dell’addome. Inoltre potrebbe essere necessaria una gastroscopia o una colonscopia, per poi effettuare eventuali biopsie.
In altri casi potrebbe essere necessario sottoporci allo studio del tempo di svuotamento gastrico o del transito del colon. Per completare la diagnosi potrebbero venire prescritti anche dei test del respiro, per verificare intolleranze al lattosio o al glucosio. Anche questi breath test sono utili a determinare alterazioni del sistema gastroenterico.
Ecco quali esami e test si potrebbero fare per trovare una soluzione al malessere, sempre che sia un medico a prescriverli.
Anche lo stress può incidere negativamente e, dunque, si dovrebbe valutare pure l’aspetto psicologico per la risoluzione dei disturbi lamentati. Consumare i pasti a intervalli regolari e mangiare lentamente aiuterebbero lo stomaco a digerire. Anche evitare di abbuffarsi e di andare a dormire subito dopo aver mangiato potrebbero essere delle sane abitudini da adottare.
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