Chi presenta disturbi alla ghiandola tiroidea e possiede i requisiti necessari può ottenere un assegno mensile a sostegno delle spese da sostenere. Le patologie della tiroide non sempre comportano lievi fastidi e spesso sono causa di sintomi che compromettono lo stato di salute generale del paziente. Ai semplici problemi di respirazione e deglutizione si somma la presenza di noduli che si formano all’interno della ghiandola endocrina. Tali noduli tiroidea possono essere di natura benigna o maligna e si riscontrano con una più alta incidenza fra le donne.
Soprattutto in presenza di neoplasie maligne si rende necessario l’intervento chirurgico per l’asportazione totale o parziale della ghiandola. In caso di prognosi non favorevole è necessario sottoporsi a terapie farmacologiche più o meno invasive. Ciò potrebbe determinare una riduzione assai sensibile della capacità lavorativa del soggetto che quindi potrebbe richiedere sussidi economici e altre agevolazioni.
In un precedente articolo la Redazione ha infatti individuato “I 2 disturbi alla tiroide che danno subito diritto alla pensione di invalidità INPS”. Per il riconoscimento della pensione di inabilità è necessario che la Commissione INPS rilevi la presenza di una percentuale di invalidità del 100%. In presenza di disturbi meno gravi che corrispondono ad una percentuale che oscilla tra 74% e 99% si matura invece il diritto ad assegni mensili di 286,81 euro. Analizziamo pertanto quali documenti servono per richiedere il bonus tiroide 2021 all’INPS e con quali disturbi lo si ottiene.
Quali documenti servono per richiedere il bonus tiroide 2021 all’INPS?
Indice dei contenuti
Sono 4 le patologie della tiroide a cui si attribuisce una percentuale di invalidità a partire dal 74%. Nello specifico, si tratta di carcinomi tiroidei, gozzo, ipertiroidismo e ipotiroidismo. Chi presenta uno di questi disturbi può richiedere il riconoscimento dell’invalidità civile. In primo luogo deve recarsi dal proprio medico curante che stilerà un certificato introduttivo già presente sul portale ufficiale dell’INPS. Nel certificato dovranno figurare sia i dati anagrafici del paziente che l’attestazione del disturbo tiroideo. Si deve poi inoltrare tale documentazione all’INPS tramite i servizi online cui si accede con SPID o CIE.
Entrando nella pagina con la dicitura “Invio domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari da cittadino” bisogna selezionare la voce “acquisizione domanda”. Dopo la compilazione dei dati il paziente riceverà tramite mail o sms l’indicazione della data e del luogo in cui si terrà la visita sanitaria di accertamento. Vediamo ora quali documenti servono per richiedere il bonus tiroide 2021 all’INPS e che bisogna presentare alla Commissione sanitaria il giorno della visita. Anzitutto occorre munirsi di documento di identità in corso di validità, di tessera sanitaria, di certificato medico originale, della prova dell’ormone tireostimolante (TSH). A questa documentazione è necessaria aggiungere l’ecografia della tiroide se è presente un gozzo semplice o nodulare, l’ipotiroidismo e altri documenti attestanti ulteriori disturbi.