Quali contributi INPS servono per andare in pensione a 64 anni

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Il desiderio di andare prima in pensione rispetto all’età che prevede il trattamento di vecchiaia è forte in molti lavoratori. Il nostro sistema previdenziale offre la possibilità di uscite anticipate dal mondo del lavoro ciascuna con le proprie peculiarità. Una delle soluzioni per i nati nel 1957 è la formula che prevede una uscita a 64 anni con almeno 20 anni di contributi. Proprio quest’ultimo requisito merita una particolare trattazione, perché non tutti i contributi si possono inserire nel computo per l’assegno. Ebbene, quali contributi INPS servono per andare in pensione a 64 anni?

In cosa consiste?

La Legge n. 178/2020 meglio nota come Legge di Bilancio, ha introdotto per l’anno in corso delle importanti novità circa il pensionamento. Una formula che si conferma anche per il 2021 è quella della pensione anticipata contributiva. A differenza della pensione anticipata ordinaria nella quale si tiene conto esclusivamente del requisito contributivo, questa soluzione prevede un limite minimo di età. In base a quanto ribadisce la circolare INPS n. 19/2020, la soglia di età minima di accesso a tale soluzione per il biennio 2021-22 si attesta a 64 anni. Tale prestazione inoltre, a differenza di altre, non prevede una finestra di attesa tra la maturazione del diritto e il rateo pensionistico. Una nota d’accento, tuttavia, spetta al calcolo dei contributi in quanto non tutti permettono di accedere al suddetto trattamento.

Quali contributi INPS servono per andare in pensione a 64 anni

Secondo quanto stabilisce la normativa, i 20 anni di contributi utili al computo della pensione anticipata contributiva devono essere anzitutto effettivi. Che significa? In buona sostanza non rientrano nel conteggio i cosiddetti “contributi figurativi” indipendentemente dall’evento che li ha fatti maturare. Nell’articolo “I 7  casi in cui l’INPS versa gratis i contributi per la pensione” portiamo in elenco tutte le situazioni lavorative che prevedono tale accredito. Inoltre, un altro importante vincolo contributivo riguarda l’anno di versamento degli stessi. Questa formula pensionistica prevede che nel conteggio dei 20 anni si prendano in esame: lavoratori che non abbiano versato contributi precedenti la data del 31 dicembre 1995 o che risultino iscritti alla Gestione Separata INPS.

A questi ultimi si concede anche la facoltà di computo, come prevede l’art. 3 del D.M. n. 282/1996. In tal caso, ci si può avvalere di tale facoltà se si possiedono almeno 15 anni di contributi di cui 5 successivi al 31 dicembre 1995; oppure una anzianità contributiva inferiore a 18 anni precedente il 31/12/1995 come indica il messaggio INPS n. 219/2013; terza alternativa è quella che prevede la totale anzianità contributiva a partire dal 1 gennaio 1996.

Ecco dunque quali contributi INPS servono per andare in pensione a 64 anni. Ricordiamo inoltre che l’accesso a tale formula richiede un assegno di accesso che sia almeno 2,8 l’assegno sociale INPS. Dal momento che per il 2021 l’ammontare dell’assegno sociale corrisponde a 460,28 euro, l’assegno minimo di pensione dovrà dunque essere di almeno 1.288 euro circa.