Ci eravamo lasciati con le azioni Industrie De Nora al top delle prime 100 azioni per capitalizzazione di Piazza Affari e adesso le ritroviamo in fondo alla classifica con un ribasso di oltre il 6%. Estendendo l’analisi, poi, quali azioni hanno fatto perdere più soldi al termine della seduta di contrattazioni? Oltre a Industrie De Nora troviamo Alerion (ribasso di oltre il 4%) e Tenaris (ribasso di oltre il 3%).
I punti di forza e di debolezza
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L’attività del gruppo ha un notevole potenziale di crescita. Ci si aspetta, infatti, che il fatturato vada in forte crescita secondo le previsioni di Standard&Poor con un aumento di circa 53% entro il 2025. Industrie De Nora, poi, gode di una posizione finanziaria molto solida dato il livello di liquidità netta e i suoi margini.
Nell’ultimo anno, gli analisti che si occupano della società hanno rivisto nettamente al rialzo le previsioni di utili per azione.
Gli analisti hanno da poco aumentato notevolmente le stime sugli utili netti per azione.
La maggior parte degli analisti che si occupano del caso raccomandano Compra adesso
Il prezzo obiettivo medio indicato dagli analisti è superiore al prezzo corrente e implica un significativo potenziale di apprezzamento che allo stato attuale è quantificato in oltre il 70%. Inoltre, negli ultimi quattro mesi, è migliorato il giudizio degli analisti che seguono il caso.
La relativa concordanza tra i prezzi obiettivo degli analisti si traduce in una buona visibilità in quanto alla valutazione dell’azienda.
Il gruppo ridistribuisce pochi dividendi o nessun dividendo, pertanto non fa parte delle società di rendimento.
Le aspettative di fatturato degli ultimi 12 mesi sono state ampiamente riviste al ribasso. Gli analisti si aspettano che le vendite siano inferiori a quanto previsto un anno prima.
Quali azioni hanno fatto perdere più soldi al termine della seduta di contrattazioni? Le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Industrie De Nora (MIL:DNR) ha chiuso la seduta del 8 novembre a 12,96 €, in ribasso del 6,15% rispetto alla seduta precedente.
La tendenza in corso è ribassista, ma le quotazioni si trovano su livelli che corrispondono ai minimi annuali. Una conferma del ribasso potrebbe arrivare nel caso di una chiusura giornaliera inferiore a 12,38 €. In questo caso si potrebbe concretizzare lo scenario mostrato in figura.
I rialzisti, invece, potrebbero riprendere il controllo della tendenza in corso nel caso di chiusure giornaliere superiori a 13,28 €.
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