Quali azioni comprare ora a Piazza Affari?

Una possibile strategia di investimento per i propri risparmi è quella di andare a individuare il settore che ha fatto peggio, ad esempio, nell’ultimo anno e scegliere il titolo azionario che ha la maggiore forza relativa e/o meglio impostato graficamente.

Nell’ultimo anno il settore che ha fatto peggio è quello dei tecnologici con un ribasso di oltre il 40% da confrontare con un mercato italiano che ha perso poco più del 16%. Il migliore settore, invece, è stato quello dell’energia con titoli come Tenaris che nell’ultimo anno hanno guadagnato circa il 70%.

All’interno del settore dei tecnologici quali azioni comprare ora a Piazza Affari?

Il titolo Eurotech con una performance del -45% è stato tra i peggiori, ma come vedremo, presenta un’ottima impostazione grafica e, al momento, una forte forza relativa rispetto all’indice italiano.

Quali azioni comprare ora a Piazza Affari sulla base dei fondamentali?

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La valutazione basata sui fondamentali è controversa, visto che a seconda dell’indicatore utilizzato il risultato potrebbe essere diverso.

Ad esempio, se il Price to Book ratio e il rapporto prezzo su fatturato esprimono una sottovalutazione fino a un massimo del 50%, il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, esprime una sopravvalutazione dei prezzi attuali di oltre il 30%.

Se, invece, si guarda alle prospettive future, si scopre che il titolo non ha molti margini di apprezzamento.

I livelli di trading da monitorare per le prossime sedute

Le azioni Eurotech (MIL:ETH) hanno chiuso la seduta del 13 settembre a quota 3,038 euro, in rialzo del 3,40% rispetto alla seduta precedente.

Era da ottobre del 2021 che non si vedevano cinque sedute di fila al rialzo. Se a questo si aggiunge il segnale di acquisto del BottomHunter, dello Swing Indicator e i volumi in aumento, si capisce di essere in presenza di un movimento molto solido e che potrebbe portare il titolo in alto verso gli obiettivi indicati in figura per un ulteriore potenziale rialzo di oltre il 10% rispetto ai livelli attuali.

Un segnale di debolezza si concretizzerebbe nel caso di una chiusura giornaliera inferiore a 2,938 euro. In questo caso potrebbe essere possibile un nuovo test dei minimi recenti in area 2,67 euro.