Novembre è appena iniziato e le previsioni meteo preannunciano un drastico calo delle temperature nelle prossime ore. È il momento di pensare a come riscaldare le nostre stanze in vista dell’inverno. Un’operazione da valutare con attenzione alla luce della recente esplosione dei costi delle bollette e dell’energia. Le soluzioni disponibili sul mercato sono moltissime. Si va dal tradizionale camino ai radiatori fino ad arrivare alla stufa a pellet, elettrodomestico da scegliere con cura per risparmiare cifre notevoli. Oggi, invece, parleremo di un altro sistema di riscaldamento che potrebbe rivelarsi decisamente vantaggioso: la stufa elettrica. E stiamo proprio per scoprire quale stufa elettrica a basso consumo scegliere in base alla dimensione delle nostre stanze e della casa in generale.
Come funziona la stufa elettrica a basso consumo
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Iniziamo dal capire il funzionamento della stufa elettrica a basso consumo. In passato la stufa elettrica era una delle soluzioni meno consigliate a causa degli elevati costi, sproporzionati rispetto al calore generato. Oggi non è più così e il mercato si è arricchito di modelli alogeni, al quarzo, al carbonio e termoventilatori. Tipologie e sistemi decisamente più economici, meno “energivori” e semplici da usare e posizionare. A patto di usarli nel modo giusto e di scegliere la tipologia più adatta a seconda della stanza da riscaldare.
La soluzione migliore per riscaldare gli ambienti piccoli
Se abbiamo una casa piccola, magari con una sala più grande comunicante con le altre stanze, forse la soluzione migliore è una stufa a legna. Anch’essa, però, da usare con i dovuti accorgimenti e senza fare gli errori che rischiano di costarci cari in bolletta.
Ma non tutti hanno la possibilità di installare questo tipo di apparecchio oppure di reperire facilmente la legna. Per questo una ottima soluzione per gli ambienti piccoli potrebbero essere le stufe elettriche a basso consumo. In particolare quelle alogene o al quarzo. Sono facili da trasportare, raggiungono in fretta la temperatura desiderata e possiamo trovarne in commercio modelli molto validi con consumo tra 500 e 600 watt.
Meglio evitarle, invece, se vogliamo riscaldare un ambiente grande per un lungo intervallo di tempo. In questo caso meglio optare per un’altra tipologia di riscaldamento.
Quale stufa elettrica a basso consumo scegliere per le stanze più grandi
Per una stanza di circa 20-30 metri quadrati potrebbe essere più adatto un termoventilatore. A differenza della stufa alogena o al quarzo, questo sistema è munito di una ventola in grado di espandere il calore nell’ambiente. Significa che molto probabilmente avremo una stanza calda in fretta e più a lungo. L’unica nota negativa è la presenza della ventola di distribuzione. Da un lato distribuirà il caldo velocemente ma dall’altro potrebbe rivelarsi molto rumorosa e fastidiosa.
Se ci dà fastidio il rumore meglio optare per un termoconvettore. Impiegherà più tempo a raggiungere la temperatura desiderata ma il calore si espanderà in maniera più omogenea e senza rumore.
Come risparmiare con la stufa elettrica
Al di là del modello che sceglieremo esistono alcuni accorgimenti utilissimi per ridurre ulteriormente la spesa energetica della stufa. Il primo è quello di usarla soltanto nei momenti in cui ne abbiamo davvero bisogno. Le stufe elettriche, seppur a basso consumo, hanno un impatto maggiore rispetto agli impianti di riscaldamento tradizionale.
Il secondo consiglio è quello di spendere qualche euro in più e acquistare una stufa munita di timer o termostato. La prima tipologia ci permette di programmare a nostro piacimento l’orario di accensione e spegnimento. Alcuni prodotti nuovi hanno addirittura un timer regolabile tramite app a distanza.
Altra ottima soluzione è quella della stufa con termostato. Termostato che spegnerà l’elettrodomestico appena raggiunta la temperatura indicata e si riaccenderà quando questa scenderà sotto il valore pre-impostato.