Quale scenario per i mercati dei prossimi giorni? L’incognita elezioni americane?

Attese e casistica per i mercati azionari-Foto da pixabay.com

Anche questa è stata una settimana abbastanza volatile, anche se il contesto di fondo ci appare sempre rialzista. Continuiamo a proiettare ulteriori rialzi fino al setup del 19 ottobre e fino a  prova contraria dei grafici.  Quale scenario per i mercati dei prossimi giorni? Non vediamo alle porte scossoni al ribasso ma meglio rimanere, come al solito, concentrati sui prezzi piuttosto che sulle idee. Queste a volte vengono smentite dai fatti.

Quale scenario per i mercati dei prossimi giorni? I livelli di breve termine

Alle ore 20:06 della seduta di contrattazione del giorno 26 settembre abbiamo letto i seguenti prezzi:

Dax Future

19.436

Eurostoxx Future

5.071

Ftse Mib Future

34.440

S&P500 

5.738,94.

La chiusura della seduta odierna darà indicazioni abbastanza affidabili e ci permetterà di effettuare una previsione altrettanto affidabile per i prossimi giorni.

Il commento ai mercati di Kairos Partner Sgr

Settembre ha portato una maggiore volatilità nei mercati, ma gli indici statunitensi stanno mostrando performance positive, mentre in Europa le perdite sono state limitate, recuperando da un inizio mese difficile. Nonostante i problemi in settori importanti come l’automotive e il lusso, la crescita del PIL negli USA per il terzo trimestre è prevista appena sopra lo zero, suggerendo un possibile “soft landing”. In contrasto, le commodities continuano a soffrire, mentre il mercato obbligazionario sta già prezzando circa 200 punti base di possibili tagli dei tassi da parte della FED, dopo un significativo taglio di 50 punti base.

L’oro ha raggiunto nuovi massimi storici, con un incremento del 25% dall’inizio dell’anno, e l’indice S&P 500 ha visto una serie di nuovi record. Tuttavia, è interessante notare la composizione dei movimenti nei mercati: l’indice equal weight ha superato l’indice tradizionale, suggerendo un cambiamento nelle dinamiche di mercato. I dati macroeconomici recenti, come il calo dell’indice dei prezzi al consumo sotto il 2% in alcune aree degli USA, hanno contribuito a mitigare le preoccupazioni per l’inflazione, sebbene il settore del credito continui a mostrare segni di difficoltà.

Le Banche centrali stanno adottando approcci diversi: la FED ha effettuato un taglio deciso, mentre la BCE ha optato per un segnale di maggiore cautela, indicando che l’economia potrebbe continuare a crescere nei prossimi trimestri. Con i flussi verso i mercati azionari ai massimi delle ultime settimane e un rinnovato interesse verso i settori value, il mercato azionario mostra tendenze positive. Tuttavia, la prudenza è necessaria, soprattutto in previsione delle elezioni americane, che potrebbero influenzare le decisioni di investimento.

In questa fase di incertezze politiche ed economiche, gli investimenti attivi stanno guadagnando importanza, e si suggerisce di rimanere selettivi, in particolare nelle aziende di medie dimensioni. Con le elezioni imminenti, potrebbero esserci movimenti speculativi, e le decisioni dei candidati influenzeranno non solo i sondaggi, ma anche i voti reali. Guardando al futuro, potremmo assistere a un aumento dell’attività di mercato verso la fine dell’anno, sostenuto da flussi di capitale positivi e un contesto macro più favorevole.

Elezioni americane e previsioni sui mercati:  ecco cosa dicono le nostre previsioni

Chivincerà le elezioni? La Harris o Trump? E cosa dice la casistica storica per i mercati azionari?

Il 2025 risulterà come l’abbinamento fra il primo anno del ciclo presidenziale americano e il quinto anno del decennio. Cosa è successo in questi casi nella storia dei mercati dal 1898 ad oggi?

Ciclo presidenziale americano-Copyright di Proiezionidiborsasrl

Primo anno del ciclo presidenziale americano abbinato al quinto anno del decennio -Copyright di Proiezionidiborsasrl

Andamento medio degli anni che finiscono con “5”. Questi anni sono caratterizzati da rendimenti molto positivi indipendentemente dal ciclo presidenziale. Il minimo annuale dovrebbe formarsi a gennaio mentre il  massimo a dicembre. La performance attesa è di circa il 20%. Quindi, la storia continua a scommettere su un rialzo a prescindere da chi verrà eletto e da eventaule volatilità a ridosso delle elezioni.

Vedremo cosa accadrà.

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