I nostri calcoli proiettano una data rilevante per il 27 giugno. Confortati dai nostri algoritmi e da quello che è accaduto negli ultimi 20 anni, riteniamo che ci possa essere una probabilità elevata che intorno a questa data possa formarsi un cluster rilevante di prezzo e tempo. Quale sarà la prossima mossa di Wall Street? Oggi, e in particolare nelle prime ore di contrattazione, riteniamo che ci possa essere più chiarezza sulle reali volontà dei mercati americani almeno fino a quella data.
BANOR: le mosse delle Banche Centrali e le opportunità per gli investitori di Francesco Castelli
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“Le Banche Centrali stanno agendo con prudenza in un contesto economico robusto con inflazione in calo ma ancora sopra i target. La BCE ha effettuato il primo taglio dei tassi dell’era Lagarde, ma altri tagli non arriveranno prima dell’autunno. Negli Stati Uniti, la FED ha posticipato ulteriori tagli dei tassi, con solo uno previsto verso la fine dell’anno e ulteriori possibili nel 2025, a causa di un’economia forte e un’inflazione che resterà sopra il 2% fino al 2025.
Le Banche Centrali indicano una futura riduzione dei tassi ufficiali, che stabilizzerà i rendimenti obbligazionari. Dopo un inizio d’anno difficile per i titoli governativi, si prevede un contesto più favorevole nella seconda metà. Gli spread nel mercato del credito hanno iniziato a ridursi alla fine del 2023, ma ulteriori riduzioni significative sono improbabili. Gli investitori devono cercare rendimenti attraenti senza esporsi a rischi eccessivi. Nel segmento High Yield, le opportunità sono scarse, soprattutto per i titoli BB, e più rischiose per i titoli B, che spesso affrontano sfide di rifinanziamento.
È essenziale focalizzarsi sulla qualità e non cedere alla tentazione di rendimenti elevati a scapito della sicurezza del capitale. I titoli ibridi industriali offrono rendimenti superiori di quasi un punto percentuale rispetto agli High Yield con rating simile e rappresentano una buona alternativa.
In sintesi, il mercato obbligazionario resta interessante. Anche i titoli governativi, più sicuri, offrono rendimenti superiori all’inflazione e si prevede un loro recupero nella seconda metà dell’anno. Nel segmento High Yield e subordinato, si attendono buoni rendimenti, ma non la compressione degli spread vista in precedenza.”
Quale sarà la prossima mossa di Wall Street? I livelli dei prezzi per mantenere un affidabile polso della situazione
La giornata di contrattazione del 18 giugno ha chiuso ai seguenti prezzi:
Dow Jones
38.834
Nasdaq C.
17.862
S&P500
5.487.
La tendenza per il momento continua a rimanere rialzista. Inizio di una probabile fase ribassista con chiusure giornaliere e poi settimanali inferiori a:
Dow Jones
38.245
Nasdaq C.
17.049
S&P500
5.321.
Vedremo cosa acccadrà nei prossimi giorni.
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