Siamo ormai a maggio e mancano poche settimane alla fatidica prova costume. Molti, preoccupati, improvvisano delle diete per cercare di buttare giù peso, spesso un po’ a casaccio. Ad esempio, quando si tratta di prosciutto, non si fa troppa differenza tra cotto o crudo, se non per il gusto. Errore, perché uno è migliore dell’altro per la dieta. Ecco quale.
Purtroppo, il calendario non ammette sconti e ci giudica appeso al muro di casa. Siamo, praticamente, a maggio, il che vuol dire che si avvicina anche la data per la nostra partenza in vista delle vacanze estive. Che aspettiamo con grande ansia e trepidazione, così da metterci alle spalle un anno pesante di lavoro.
Tutto bene, per chi farà turismo in montagna o nelle città d’arte. Diverso è il discorso per chi, le vacanze, le passerà in una località marittima, sdraiati in riva al mare. Perché, inevitabilmente, il nostro costume da bagno metterà in evidenza tutti i peccati che abbiamo accumulato in questi mesi autunnali e primaverili. E sarà troppo tardi cercare di porvi rimedio, nascondendo i chili di troppo.
Il prosciutto cotto, rispetto a quello crudo, si presta maggiormente per preparare ricette con cottura
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Insomma, iniziamo ad uscire a camminare a quest’ora precisa, per buttare giù peso. Pensiamo al prosciutto. Tanti lo amano, convinti che, indifferentemente che sia cotto o crudo, sia sinonimo di dieta. In particolare, il prosciutto cotto viene preso in esame, ad esempio, quando si hanno problemi intestinali. Il classico riso in bianco e un poco di cotto sembra essere la soluzione preferita dalle nonne per mettere a posto l’intestino.
Il prosciutto cotto, in effetti, rispetto a quello crudo ha dei vantaggi, ma, soprattutto, in cucina. Preparare delle ricette, che prevedono cotture a temperature alte, è più indicato per questo tipo di prosciutto, rispetto a quello crudo. Che tende, invece, a seccarsi e a salarsi.
Quindi, è vero che il prosciutto cotto sia da preferire nella dieta rispetto a quello crudo?
Insomma, il prosciutto cotto, da sempre, viene visto, nell’immaginario comune, quello più adatto per dimagrire. In realtà, quale prosciutto è buono per la dieta? Veramente dovremo prediligere sempre quello cotto al crudo?
La risposta non è così scontata. Certo, dati alla mano, non ci piove che il prosciutto cotto sia quello che contenga meno calorie. Non molte, come differenza, ma certamente un etto di cotto ha, circa, 50-55 calorie in meno di quello crudo.
Quale prosciutto è buono per la dieta? Attenzione a non farsi trarre in inganno solo dalle calorie del cotto e del crudo
Eppure, sono ben altre le cose che uno dovrebbe tenere in considerazione. Se parliamo di grassi, ad esempio, quello crudo ha, rispetto al cotto, più proteine e meno grassi. Ecco perché in tanti sostengono che in una dieta ipocalorica, la scelta dovrebbe ricadere su quello crudo.
La sua ricchezza di Sali minerali, oltre che di proteine e, soprattutto, i carboidrati più contenuti, sembra non conoscere rivali. Ovviamente, ci si riferisce alla fetta privata del grasso, anche se su quello della fetta di carne il dibattito è aperto. Chiaramente, essendoci del sale, non è ideale per chi ha pressione alta. La realtà, però, dice che entrambi possono andare benissimo per la dieta. Magari, chi fa sport dovrebbe preferire il crudo, mentre i sedentari dovrebbero mangiare il cotto. In ogni caso, qualunque sia la scelta, va benissimo per la nostra dieta.