Da regine di Piazza Affari a un ruolo di comprimarie, ma Intesa Sanpaolo e Unicredit occupano ancora posti di rilievo nella classifica dei titoli più capitalizzati del Ftse Mib. In particolare occupano il quinto e ottavo posto rispettivamente. Quale preferire tra Intesa Sanpaolo e Unicredit nel 2023?
Il settore bancario come si è comportato nel 2022?
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Con la chiusura dell’ultima seduta di Borsa del 2022 possiamo confermare che continua la tradizione in corso ormai da 8 anni che vede l’alternanza sul Ftse Mib di un anno al rialzo e uno al ribasso. Il 2022, infatti, ha visto il Ftse Mib chiudere con una perdita di circa il 13,3%.
Passando agli indici settoriali, la banche si sono difese molto bene, con una perdita dell’indice di riferimento del 3,6%. Un risultato di tutto rispetto, visto che solo il settore Oil&Gas ha chiuso al rialzo di circa il 10% e quello Viaggi ha chiuso invariato.
Tra i bancari a dominare la scena è stato Banco BPM, che ha chiuso il 2022 con un rialzo di oltre il 25%. In questa classifica a considerevole distanza si colloca BPER Banca con un rialzo di poco superiore all’8%.
Analisi e previsioni sul titolo Intesa Sanpaolo
Il titolo Intesa Sanpaolo (MIL:ISP) ha chiuso la seduta del 30 dicembre a 2,078 euro, in ribasso dell’1,38% rispetto alla seduta precedente.
Il 2022 non è stato un anno particolarmente brillante per la banca guidata da Messina. La sua performance, infatti, è stata senza infamia e senza lode, collocandosi al centro classifica tra i titoli bancari italiani.
L’analisi di lungo periodo non sembra essere particolarmente incoraggiante. Non solo le medie sono incrociate al ribasso, ma le quotazioni hanno chiuso il mese di dicembre sotto il livello oltre il quale potrebbe partire un importante movimento rialzista. In particolare, l’obiettivo più probabile potrebbe andare a collocarsi in area 3,2 euro.
Ricordiamo, prima di concludere, che Intesa Sanpaolo presenta un punto di forza non da poco rappresentato dal rendimento del dividendo che si dovrebbe aggirare intorno al 7%.
Analisi e previsioni sul titolo Unicredit
Il titolo Unicredit (MIL:UCG) ha chiuso la seduta del 30 dicembre in ribasso dello 0,33% rispetto alla seduta precedente, a quota 13,272 euro.
Era da oltre 5 anni che Unicredit non chiudeva 4 mesi consecutivi al rialzo. Inoltre, le medie sono incrociate al rialzo. Infine, le quotazioni hanno chiuso sopra l’ultima resistenza prima dell’obiettivo più probabile in area 16,763 euro. Gli obiettivi successivi, poi, sono indicati in figura.
Anche per Unicredit si prospetta un rendimento interessante, visto che si dovrebbe aggirare intorno al 4%.
Quale preferire tra Intesa Sanpaolo e Unicredit nel 2023?
Alla chiusura di dicembre, visti i dati riportati in precedenza, possiamo dire che, allo stato attuale, per il 2023 il titolo bancario da preferire sarebbe Unicredit.