Quale potrebbe essere il futuro più probabile per le azioni Poste Italiane?

Quali sono gli scenari più probabili per le azioni Poste Italiane?

La chiusura del 17 aprile proietta ombre su Poste Italiane. Abbiamo, infatti, registrato un nuovo peggioramento della forza relativa del titolo in esame rispetto al Ftse Mib. A quale potrebbe essere il futuro più probabile per le azioni Poste Italiane? Potrebbe essere decisivo il comportamento delle quotazioni in corrispondenza di livelli chiave sul time frame giornaliero.

Gli aspetti positivi e negativi del titolo secondo le raccomandazioni degli analisti e dei multipli di mercato

Tra le azioni quotate sul Ftse Mib quelle di Poste Italiane sono tra le più interessanti in termini di multipli di mercato. Ad esempio, se consideriamo il rapporto prezzo su utile l’85,33% delle aziende quotate a Piazza Affari presenta un valore superiore a quello del titolo in esame. Analogo risultato si ottiene si considera il Price to Free Cash Flow. Questa valutazione si basa sul rapporto tra il prezzo dell’azienda e il “free cash flow” per azione generato dalle sue attività, basato sui risultati passati e sulle stime degli analisti per gli anni futuri. Quanto più basso è il rapporto, migliore sarà la valutazione. Nel caso specifico di Poste Italiane l’87,49% delle aziende ha un valore superiore per questo indicatore.

Passando ai fondamentali, il rapporto EBITDA/fatturato dell’azienda è relativamente importante e genera margini elevati al netto di svalutazioni, ammortamenti e tasse.  Inoltre, la società genera margini elevati e sembra essere molto redditizia. Per questi due indicatori meno del 30% delle società quotate ha livelli migliori.

Quest’azione, poi, è molto interessante per gli investitori in cerca di rendimento. Il suo dividendo, infatti, offre un rendimento pari a circa il 7% e l’88,3% delle aziende offre un rendimento peggiore.

Dal punto di vista delle raccomandazioni degli analisti, il prezzo obiettivo medio esprime una sottovalutazione di oltre il 23%.

Un problema serio legato a Poste Italiane è quello della sua situazione finanziaria. Questa valutazione è basata sulla situazione di indebitamento netto della società e il suo EBITDA, comparato al suo fatturato. Quanta più liquidità la società possiede e genera, migliore è il voto. In questo caso solo l’1,5% circa delle aziende quotate ha una situazione peggiore.

Quale potrebbe essere il futuro più probabile per le azioni Poste Italiane? Le indicazioni dell’analisi grafica

Il titolo Poste Italiane (MIL:PST) ha chiuso la seduta del 17 aprile a quota 9,400 euro, in ribasso dell’1,51% rispetto alla seduta precedente.

La chiusura di giornata non è stata delle più brillanti. Le quotazioni, infatti, hanno rotto al ribasso importanti supporti aprendo le porte a una possibile discesa fino in area 9,1 €. A seguire, poi, la discesa potrebbe continuare fino in area 8,6 €.

Solo un immediato recupero di area 9,45 € potrebbe fare ripartire al rialzo le quotazioni di Poste Italiane.

Su Poste Italiane gli indicatori sono impostati al rialzo, ma potrebbe durare poco

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