Nell’eventualità di un’emergenza quanti soldi in contanti si possono prelevare? Esiste un limite al prelievo di contanti in banca? In particolari circostanze potrebbe darsi la necessità ineludibile di dover disporre di una quota di liquidità nell’immediato. In altre, più semplicemente potrebbe tornare utile e comodo avere moneta liquida senza doversi recare allo sportello. L’espletamento delle ordinarie mansioni potrebbe essere impedito da imprevisti e frangenti che rendano difficoltoso il prelievo di soldi in contanti. Si pensi alla schiera di anziani e invalidi per i quali riesce faticoso attendere il proprio turno allo sportello in filiale.
Il prelievo di contante ai tempi del coronavirus
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Risulta lampante la convenienza di disporre in casa di moneta sonante nei giorni del coronavirus quando gli spostamenti sono limitati alle sole necessità primarie. È lecito chiedersi quanti soldi si possono prelevare in un’unica operazione e se convenga frazionare l’importo da prelevare. Il correntista deve sapere quale il limite per il prelievo di soldi in contanti nell’arco della stessa giornata per evitare disguidi. Resta fermo che le operazioni di prelievo e di versamento dei contanti vengono tracciate dall’anagrafe tributaria. Ma di sicuro non compete al Fisco o alla Guardia di Finanza indagare sulla destinazione d’uso delle somme di denaro prelevato.
Quale il limite per il prelievo di soldi in contanti
L’intestatario di un conto corrente effettuare un prelievo di soldi in contanti fino al tetto massimo di 500 euro nell’arco dello stesso giorno. In alternativa, dovrà formulare specifica richiesta all’istituto di credito affinché tale soglia venga spostata. Ciò equivale a dire che per i cittadini privati non è contemplato alcun limite fiscale al prelievo di contanti.
Si tenga conto però che qualora il prelievo superi in un mese il tetto di 10mila euro l’Unità di Informazione Finanziaria riceve segnalazione. Ciò perché il funzionario di banca mensilmente è tenuto a fornire comunicazione all’Uif delle operazioni effettuate dai correntisti oltre la soglia indicata. Le segnalazioni scaturiscono dalla necessità di stanare eventuali manovre di evasione fiscale, di riciclaggio di denaro, di criminalità o di terrorismo.
Esiste difatti il dettato della normativa antiriciclaggio che ha fissato nella somma di 12.500 euro il limite per il prelievo di soldi in contanti. In altri termini, non è possibile effettuare un prelievo di 12.500 euro in un’unica soluzione. Al contrario, il correntista ha facoltà di prelevare le somme che desidera a patto che le singole operazioni di prelievo non superino la quota di 1000 euro. Il superamento della soglia di prelievo di 10mila euro su base mensile non è vietata, più semplicemente attiva i controlli dell’Uif per contrastare reati.