L’ultimo mese non è stato molto brillante per le quotazioni del titolo Piaggio. A questo punto, quale futuro per le azioni della Casa della mitica Vespa? Dal punto di vista dei fondamentali le azioni appaiono fortemente sottovalutate, per cui il titolo Piaggio potrebbe essere un buon investimento di lungo periodo. Un ulteriore punto a favore del titolo è l’eccellente dividendo.
Eccellente dividendo e forte sottovalutazione sono gli ingredienti per un futuro al rialzo per il titolo Piaggio
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Sebbene l’ultimo mese non sia stato molto brillante, la società gode di interessanti multipli di guadagno. Con un rapporto prezzo/utili di 9,38x per 2023 e di 8,07x per 2024, la società è tra le più economiche sul mercato. Inoltre, il titolo è valutato in 2023 a 0,62 volte il suo fatturato, ovvero livelli di valutazione molto interessanti rispetto ad altre società quotate.
C’è, poi, anche l’eccellente dividendo che offre un ottimo rendimento. Come si vede dal grafico seguente, infatti, il dividendo è stato in crescita nel corso degli ultimi anni. Inoltre, per il prossimo anno è visto in area 7,73%. Anche il payout, almeno per il momento, non desta preoccupazioni.
Le raccomandazioni degli analisti
Il titolo Piaggio gode di un’ottima considerazione da parte degli analisti. Il rating medio, infatti, è Compra con nessun analista che raccomanda di vendere queste azioni. Anche il prezzo obiettivo a un anno è molto interessante. Allo stato attuale, infatti, esprime una sottovalutazione superiore al 60%. Da notare, poi, che anche nello scenario più pessimistico, il prezzo obiettivo a un anno esprime una sottovalutazione pari a circa il 40%.
Quale futuro per le azioni della Casa della mitica Vespa? Le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Piaggio (MIL:PIA) ha chiuso la seduta del 13 ottobre a quota 2,912 €, in ribasso dell’1,75% rispetto alla seduta precedente.
La tendenza in corso è ribassista, ma da qualche seduta le quotazioni sembrano avere trovato un equilibrio tra i livelli 2,872 € e 2,988 €. A questo punto solo la rottura di uno dei due livelli indicati potrebbe dare direzionalità alle quotazioni. Lo scenario ribassista più probabile è quello indicato in figura.
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