Siamo alla fine dell’anno borsistico ed è tempo di bilanci. Quale è stato il migliore titolo azionario del 2022? Quale è il più sottovalutato? Individuare queste azioni è fondamentale per capire quali potrebbero essere i principali strumenti da inserire in un portafoglio azionario per il 2023. Quale futuro per il migliore titolo azionario del 2022 e per quello più sottovalutato secondo i principali indicatori?
Quale è stato il migliore titolo azionario del 2022?
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Prima di rispondere a questa domanda una premessa. In quanto andremo a dire qui di seguito abbiamo considerato solo le società con una capitalizzazione superiore ai 500 milioni di euro. In questo modo abbiamo evitato quelle azioni che potrebbero essere maggiormente esposte alle folate improvvise della volatilità. Il numero di azioni che soddisfa questa condizione è pari a 76.
In questo campione la migliore è stata Saras con una performance di oltre il 100%.
Quali sono le azioni più sottovalutate alla fine del 2022?
Considerando il rapporto tra prezzo e utili le prime tre posizioni sono occupate da Banca MPS, BPER Banca e Saras. Se, invece, si considera il prezzo su fatturato le prime tre posizioni sono occupate da Banca MPS, Saras e IVECO Group. Per finire abbiamo considerato il rapporto EV/EBTDA. In questo caso le prime tre posizioni sono occupate da Saras, Stellantis ed ENI.
Cosa notiamo nell’elenco delle azioni ottenuto considerando i tre precedenti indicatori? Che Saras, che ricordiamo essere stato il migliore titolo del 2022, è anche tra quelli più sottovalutati qualunque sia la metrica utilizzata.
Per rispondere alla domanda quale futuro per il migliore titolo azionario del 2022 e per quello più sottovalutato secondo i principali indicatori, basta andare ad analizzare il solo titolo Saras.
Per la cronaca, ricordiamo che per gli analisti che coprono Saras il prezzo obiettivo medio esprime una sottovalutazione di circa il 40%.
Quale futuro per il migliore titolo azionario del 2022 e per quello più sottovalutato secondo i principali indicatori? La risposta all’analisi grafica
Le azioni Saras (MIL:SRS) hanno chiuso la seduta del 27 dicembre in rialzo dell’1,16% rispetto alla seduta precedente, a quota 1,135 euro.
Dopo quattro mesi strepitosi al rialzo tra il marzo e il giugno del 2022, le quotazioni di Saras hanno tirato il fiato, ma l’impostazione di lungo rimane saldamente rialzista. Per capire quello che potrebbe accadere in futuro ci sono due livelli che vanno monitorati attentamente in chiusura mensile. Area 1,4291 euro che ha frenato l’ascesa di giugno e il supporto in area 0,9539 euro che ha frenato il ritracciamento dai massimi.
Solo la rottura di uno di questi livelli potrebbe dare direzionalità al titolo Saras per il lungo periodo.