Dopo il forte rialzo delle ultime settimane, e dopo aver segnato dei minimi rilevanti a ridosso del setup del 17 ottobre e poi del 19 dicembre, quale andamento per Wall Street nei prossimi giorni? Gli addetti ai lavori sembrano indecisi, ma i grafici invece continuano a indicare con decisione la strada da seguire. Questa sembra rialzista. Come al solito indicata una direzione, si andranno a monitorare con attenzione i livelli di supporto da non violare. Andiamo a delineare uno scenario possibile, e poi il piano B di esso.
La panoramica
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Solitamente il rendimento medio del mercato azionario americano è intorno all’11%. Negli ultimi tre mesi questo rendimento è stato ampiamente superato. Ci sono state delle fasi di ritracciamento durante il mese di dicembre, e queste hanno scaricato ampiamente i nostri oscillatori proprietari di breve. Quelli di lungo al momento contiuano a essere in ipevenduto e non si notano nemmeno divergenze negative.
Tutto sembra indicare semaforo verde per ulteriori rialzi. In Europa invece, la possibilità di un ritracciamento è molto più elevata.
Concentriamoci ora sul breve termine.
Oggi Wall Street è chiusa per festività.
La seduta di contrattazione del 13 gennaio si è chiusa a Wall Street ai seguenti prezzi:
Dow Jones
34.302,61
Nasdaq C.
11.079,16
S&P 500
3.999,09.
Sia i nostri oscillatori che i grafici sono al rialzo, e al momento non si notano nemmeno divergenze negative.
Quale andamento per Wall Street nei prossimi giorni? Rialzo o ribasso?
La sensazione è che gli adetti ai lavori attendono un ritracciamento perchè non hanno creduto nel recente rialzo, e quindi vorrebbero sfuttare il movimento per “effettuare ingressi di lungo termine”. La nostra idea è la seguente invece:
sui mercati americani difficilmente nei prossimi 10 giorni si verificherà un ritracciamento superiore all’1/1,5%.
Come al solito si procederà per step. Ecco i livelli di supporto da monitorare fino a domani:
Dow Jones
33.792
Nasdaq C.
10.787
S&P 500
3.937.
Il piano B è quindi è il seguente: se verrano rotti i supporti, si inizierà a ragionare sull’ipotesi di un ritracciamento superiore all’1/1,5%.
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