La domanda di case non passa mai di moda, tanto sul lato affitto che dell’acquisto. Tuttavia, anche se si tratta di un bene particolare anche il mercato delle compravendite immobiliari vive di stagioni proprie. A volte è più forte ed altre volte meno, ed in generale varia al mutare delle principali variabili chiave che lo connotano. Ad esempio, qual è oggi l’importo e la durata media di mutuo casa erogato in Italia a tasso fisso o variabile?
Si tratta di parametri che dipendono da variabili macro di fondamentale importanza. Dal loro andamento è possibile desumere importanti informazioni sullo stato di salute della domanda e dell’offerta. Vediamo di capire brevemente quali sono.
Da cosa dipende il mercato delle abitazioni?
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Il settore real estate dipende in primis dalle dinamiche del PIL, cioè dall’andamento generale dell’economia di un Paese o una data area geografica. Se, come suol dirsi, l’economia ‘tira’ allora cresce il grado di fiducia circa il futuro e con esso la domanda di case. Per questo bene, infatti, ci si indebita nel presente per molti anni a venire.
Altrettanto cruciale è l’analisi del livello dell’occupazione. Quando la gente ha un buon lavoro, magari a tempo indeterminato, è più propensa a concludere investimenti importanti com’è nel caso delle case.
Un altro elemento chiave risiede nel costo del denaro, da cui dipende l’esborso complessivo del debito. A breve vedremo qual è stato l’importo medio richiesto in banca dai mutuatari nel primo semestre di quest’anno. Intanto ricordiamo che abbiamo già visto a quanto ammonta l’importo mensile della rata di un mutuo da 100mila € a tasso fisso e variabile.
Anche le dinamiche demografiche incidono pesantemente. Se un’area è soggetta a spopolamento o invecchiamento della popolazione molto probabilmente non sarà agevole vendere un appartamento: scarseggiano i compratori. Di converso dovrebbe essere meno problematica la casistica inversa.
Infine un altro parametro che può influenzare le compravendite immobiliari è la legislazione in materia. Il discorso vale soprattutto per la domanda di case ai fini di investimento, dove un quadro normativo ‘non ostile’ può incentivare agli acquisti questa tipologia di investitori.
Qual è oggi l’importo e la durata media di mutuo casa erogato in Italia a tasso fisso o variabile?
In questi giorni Kìron, società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa, ha pubblicato un rapporto in tema mutui e mutuatari nel primo semestre 2023. Sintetizziamone i passaggi chiave.
Sulla base dei dati interni alla società risulta che la durata media di un mutuo su base nazionale è passata dai 26 anni del 2022 agli attuali 26,7. Scendendo al livello del dettaglio, l’82,8% dei mutui è compreso tra i 21 e i 30 anni di durata, mentre il 17,2% tra i 10 e i 20 anni.
Quanto all’età media dei mutuatari, invece, essa si è attestata sui 39 anni, in discesa di 1 anno rispetto al 2022. Le fasce anagrafiche in cui si concentrano maggiormente i mutuatari sono quelle 18-34 anni (38,2% del totale; erano il 32,5% nel 2022) e 35-44 anni (33,7%; il 36,1% nel ‘22). Su queste dinamiche pesano certamente le agevolazioni fiscali concesse dal legislatore agli under 36.
Ancora, nel 94,4% dei casi l’accensione di un mutuo immobiliare è legato all’acquisto di una prima casa. Decisamente più residuali le ragioni che rimandano ad altre motivazioni come la sostituzione e surroga (2%) o l’acquisto di una seconda casa (1,9%).
Arriviamo infine all’importo medio erogato in Italia, che secondo l’indagine si attesta a 114.150 €, in discesa dello 0,5% sul 2022.
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