Qual è oggi il conto deposito più conveniente e far fruttare i soldi fino al 2% di interesse sicuro

conto deposito

Tra i prodotti di risparmio a reddito fisso che ha spopolato nel biennio 2020-2021 troviamo sicuramente il conto deposito (CD). Si tratta di una soluzione che offre un rendimento garantito e noto in partenza sulle somme depositate. In genere il guadagno è maggiore se si sottopone a vincolo il capitale.

Fatte le premesse, qual è oggi il conto deposito più conveniente su cui investire i propri risparmi?

I fattori da considerare nella scelta del conto deposito più conveniente

Precisiamo anzitutto che le prime pagine di un motore di ricerca potrebbero non rappresentare il 100% dei CD in quel momento attivi. Tradotto, spesso la galassia dei prodotti disponibili va oltre i risultati che escono nelle prime pagine durante le nostre ricerche in rete.

La scelta del CD ideale deve ponderare al meglio almeno 3 elementi.

Il primo riguarda il tipo di conto più adatto alle esigenze. Il mercato propone conti vincolati, dove in genere le somme depositate non si possono prelevare prima della scadenza del vincolo. I conti liberi danno interessi più bassi rispetto ai primi, in cambio della massima libertà di chiudere il conto a propria discrezione. Infine abbiamo i depositi semi-liberi (o semi-vincolati), un compromesso tra le due casistiche precedenti. In questo caso i soldi depositati sono accreditati sul conto corrente dopo circa 32 giorni dalla chiusura dello strumento.

Qual è oggi il conto deposito più conveniente e far fruttare i soldi fino al 2% di interesse sicuro?

Un secondo elemento da considerare riguarda la durata del vincolo. Entro l’anno, le principali (ma non le uniche) durate sono quelle a 3, 6 e 12 mesi. Poi di norma si passa a 15, 18, 24, 36, 48 e 60 mesi. Sul mercato non mancano neanche soluzioni che arrivano a 10 anni di durata complessiva.

Infine arriviamo al tasso d’interesse, dove in sintesi valgono due regole. Maggiore è la durata del deposito, maggiore è l’interesse offerto. Inoltre i depositi a vincolo sono sempre più remunerativi rispetto a quelli liberi.

Al momento in cui scriviamo, una banca offre a chi apre il suo c/c la possibilità di beneficiarie della funzionalità del CD. In particolare, sui vincoli a 60 mesi i tassi d’interesse arrivano al 2% lordo.

Tuttavia, ricordiamo cha sul rendimento lordo va applicata la tassazione al 26%, oltre all’imposta di bollo pari al 2X1000 sulle giacenze. In alcuni casi l’intermediario si accolla tale imposta nell’ambito delle sue strategie commerciali.

Quando conviene il CD per far fruttare i soldi?

La certezza del capitale (fino a 100mila euro, se l’intermediario aderisce al FITD) e la presenza dell’interesse attirano in genere le attenzioni del risparmiatore. Tuttavia, si può definire il miglior strumento di accumulo dei propri risparmi?

Secondo molti gestori, la scelta potrebbe rivelarsi giusta nella misura in cui non risponde alla logica dell’all-in ed è di breve durata. Giusto per avere alcuni termini di raffronto, ecco quanto rendono 8mila euro a 18 mesi su un buono, un BTP e un CD vincolato. Inoltre per assicurarsi i rendimenti più alti andrebbe scelto il prodotto a vincolo, ma solo se si è sicuri di non aver bisogno del capitale.

Sul medio-lungo termine, invece, meglio scegliere altre opzioni tra quelle presenti sul mercato. Vincolare il capitale per tanti anni giusto per alzare di una spanna il rendimento lordo, può rivelarsi una scelta perdente. Oppure, detta diversamente, come la scelta meno efficace tra tutte quelle disponibili.

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