Con la prossima (si spera) ripresa dell’economia in arrivo e con la normalizzazione della situazione internazionale, è possibile prevedere anche un aumento improvviso della domanda di materie prime. Ma qual è la materia prima sulla quale puntare adesso e che volerà nei prossimi anni?
Dopo una contrazione importante registrata negli scorsi anni, le materie prime, complici anche le crisi economiche mondiali del 2009 e del 2015, stanno adesso assistendo ad una ripresa dei prezzi. Soprattutto in virtù di una ripresa dell’espansione asiatica ma anche di una serie di politiche di stimolo sugli investimenti infrastrutturali. Inoltre il cambio di passo di molti settori industriali ha contribuito a quello che da più parti viene identificato come un possibile superciclo delle commodity. Da Schroders, i fund manager ricordano che i cambiamenti climatici e le politiche green potrebbero limitare la richiesta di combustibili fossili. Ma si dichiarano ottimisti su alcune materie prime, come il rame. Proprio per la transizione energetica in atto.
Nomi fuori dai radar
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Recentemente si è parlato di materie prime al di fuori del radar dei comuni investitori come, ad esempio, il litio e il rodio. Nuovi protagonisti che potrebbero occupare la scena nel prossimo futuro, grazie soprattutto alla rivoluzione del settore automotive. In particolare il primo, il litio, è un elemento indispensabile nelle tecniche di purificazione dell’aria. Un fattore da non sottovalutare per chi vuole investire nelle tecnologie del futuro. Attualmente, invece, è cosa nota la difficoltà di molte aziende, tra cui Stellantis e Volkswagen, nel riuscire a reperire i materiali per la costruzione dei microchip e semiconduttori. Di questi giorni la notizia secondo cui Honda e Toyota saranno costrette a rallentare la produzione. Anche la Cina, recentemente, ha rese note queste carenze, di cui sono vittima anche le sue industrie.
Qual è la materia prima sulla quale puntare adesso e che volerà nei prossimi anni?
Materie prime sono anche quelle che permettono alle fabbriche stesse di funzionare: gas e petrolio ne sono l’esempio preclaro. In quest’ultimo caso, poi, le oscillazioni di prezzo possono dipendere anche da incidenti fortuiti come quello della nave portacontainer che in questi giorni è rimasta bloccata nel Canale di Suez.
Qual è la materia prima sulla quale puntare adesso e che volerà nei prossimi anni? Forse non tutti ci pensano ma anche l’acqua è un In Italia, però, sono pochi quelli che guardano alle cosiddette soft commodity, ovvero le materie prime di origine alimentare e agricola come, ad esempio, caffè, grano, riso e cotone. Oltre alla carne. Sempre da Schroder sono ottimisti proprio su questi tipi di investimenti che, anche grazie ad un futuro indebolimento del dollaro, potrebbero essere molto vantaggiosi. Magari in previsione di un aumento della richiesta di cibo e della diminuzione delle superfici coltivabili. Basti pensare che il settore dei cereali ha confermato un incremento delle quotazioni che negli ultimi 6 mesi ha raggiunto il +50%.