Gerry Scotti è inequivocabilmente definito una buona forchetta. Non ha problemi ad ammettere che una delle sue più grandi passioni sia quella per il cibo. A Milano può soddisfare il suo palato in tanti modi, senza dimenticare gli omaggi che riceve praticamente ogni settimana dai tanti ospiti delle sue trasmissioni.
Il conduttore è ormai milanese d’adozione, dopo essere nato in provincia di Pavia, precisamente a Miradolo Terme, nel 1956. È una delle colonne della famiglia Mediaset, tra i primi conduttori sul quale scommise Silvio Berlusconi, prelevandolo da Radio Dj nel lontano 1983.
In questi giorni sarebbe un po’ inquieto a causa di Myrta Merlino. Infatti, la conduttrice che ha sostituito Barbara D’Urso a Pomeriggio Cinque, dopo un buon inizio, starebbe segnando il passo di fronte a “La vita in diretta” in programma sulla Rai. Questo, per Gerry, potrebbe incidere sul lancio del suo programma, “Caduta libera”, che non avrebbe un traino sufficiente per mantenere un buon livello di ascolti.
Fa sempre più discutere, quindi, la clamorosa scelta estiva di Pier Silvio di silurare la D’Urso alla ricerca di un programma meno trash e più serio.
Qual è il piatto preferito del conduttore televisivo
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Che tutto questo possa togliere l’appetito a Gerry Scotti è piuttosto complicato. Infatti, il conduttore non ha mai nascosto la sua incredibile passione per il cibo. Ama cucinare, ricercare piccole botteghe dove poter acquistare dei veri e propri tesori culinari.
Il suo piatto preferito, in realtà, non esiste. O meglio, troppo difficile sceglierlo tra una serie piuttosto corposa. Dal risotto allo zafferano saltato, sfruttando l’avanzo del giorno precedente, al vitello tonnato, fino alla crostata di albicocche che gli ricorda i sapori d’infanzia. Un menù che lo manderebbe in sollucchero, anche in giornate agitate come paiono essere queste.
Qual è il ristorante preferito del conduttore televisivo Gerry Scotti
A Milano, poi, ecco che il suo rifugio particolare. Si trova in via Melchiorre Gioia, dove sorge il suo ristorante preferito. Qui, grazie alla cucina dell’emergente chef Stefano Grandi, Scotti ama venire per rilassarsi e godere di un mix fra tradizione e innovazione.
Diciamo subito che i prezzi sono tutt’altro che economici, ma in linea con la grande qualità dei prodotti proposta. Se si vuole risparmiare, bisogna visitare “Il Santa”, questo il nome del ristorante, a pranzo e ordinare una meravigliosa degustazione composta da tartare di fassona piemontese, foglie di barbabietola, lenticchie di Colfiorito, cotechino e verza fusilli trafilati in oro con cime di rapa, caciocavallo e olio alla ‘nduja, per concludere con zabaione e sbrisolona. Il tutto a 30 euro.
La sera, invece, servono 25 euro in più per degustare cinque piatti che lo chef Grandi prepara facendosi ispirare dai prodotti stagionali. Di conseguenza, bisogna affidarsi alle sue scelte e al suo intuito, oltre che alle sue doti.
Nel menù alla carta, invece, spicca il plin di cervo con cioccolato fondente al 68% e ricotta d’alpeggio, a 18 euro, e un particolare e prelibato, nonché costoso, 32 euro, petto di piccione con coscia fritta ripiena di ali di razza alla pizzaiola.
Abbiamo, dunque, visto qual è il ristorante preferito di Gerry Scotti. È possibile che l’inquietudine che sta provando in questi giorni per un palinsesto Mediaset che non lo soddisfi possa essere, per qualche ora, allontanata, assaggiando una delle specialità di Grandi a “Il Santa” di Milano.