Un focus per approfondire qual è il pesce contenuto nei bastoncini impanati e surgelati. Alzi la mano chi non è ricorso, almeno una volta nella vita, ai gustosi bastoncini di pesce, generalmente apprezzati da grandi e piccini. Ne esistono ormai di tutte le marche, dalla più rinomate a quelle legate al comparto dei cosiddetti primi prezzi. Un piatto, peraltro, di facilissima preparazione, in padella o al forno, che accontenta palato e portafogli. Quanto all’apporto di nutrienti, c’è forse qualche “ma” da considerare. Vediamo quindi di approfondire qual è il pesce contenuto nei bastoncini impanati e surgelati.
Panatura o pastella
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Il primo focus su cui richiamare l’attenzione è l’involucro esterno al pesce. Non tanto e non solo in ragione della diversa composizione. Vale a dire, panatura o pastella, ma anche in relazione alla diversa percentuale di cui si fa uso nella preparazione dei bastoncini. Tra le rilevazioni effettuate a seguito di test di laboratorio, sembra infatti che la panatura/pastella può, in certi casi, arrivare a toccare ben il 45% del prodotto finale. Va da sé che quando il rapporto percentuale tra pesce e panatura è in questi termini, il reale valore nutrizionale si lega solo alla restante metà dell’alimento.
Pre-frittura
Un secondo focus va poi posto sul sistema di precottura dei suddetti bastoncini che si trovano in vendita nei banchi dei surgelati. Stando alle dichiarazioni rese dal Presidente dell’Istituto Italiano Alimenti Surgelati (Ilias), i classici bastoncini di pesce non sono pre-fritti. Bensì, sottoposti ad un processo che, in gergo tecnico, si definisce “flash frying”. E’ sempre Ilias a specificare che il “flash frying” consiste in un “velocissimo e breve passaggio in olio a 180°C che fissa la copertura e la rende stabile”. In questo modo la parte ittica dell’alimento mantiene integri i suoi contenuti nutrizionali. E qui veniamo al punto nodale. Vale a dire qual è il pesce contenuto nei bastoncini surgelati?
I nutrienti
Stando alla voce di dietologi e nutrizionisti, questi “appetitosi” bastoncini sono un secondo piatto, in genere, più ricco di carboidrati che di proteine. La percentuale di grassi, nonostante l’eventuale cottura domestica al forno, è comunque troppo alta rispetto ad una fetta di pesce fresco fatto al forno. Questo anche in ragione del cosiddetto “flash frying”. Per di più, i bastoncini hanno un apporto di calorie e sale ben più alto rispetto ad un comune filetto di pesce, sia esso fresco o surgelato. Quanto ai cosiddetti grassi omega 3, i bastoncini ne sarebbero altresì piuttosto carenti.
Quale pesce
Veniamo ora alla specie ittica e alla provenienza del pesce con cui vengono realizzati i bastoncini surgelati. La legge, a questo riguardo, non sembra richiedere alcuna indicazione specifica. Per cui, è rimessa alla volontà dei produttori farne menzione. A titolo esemplificativo, sulle etichette possono trovarsi indicate queste qualità di pesce: merluzzo/nasello e non meglio specificata “polpa di pesce”.
Quanto poi alla provenienza, si può andare dall’Oceano Pacifico, ai mari del Sud Africa, o a indicazioni di nasello neozelandese. Quanto però ai tagli di pesce che finiscono nei bastoncini, non è dato sapere. Tutto ciò premesso, c’è stato anche chi, tra i dietisti, si è spinto a definire i bastoncini un “prodotto industriale” a base di pesce. Ecco quindi qual è il pesce contenuto nei bastoncini impanati e surgelati.